Vicenza, rissa in centro storico: chiuso il bar “Ai due calici”.
Alle ore 2,50 circa della notte tra sabato e domenica, gli Agenti della Squadra “Volanti” della Questura di Vicenza erano chiamati ad intervenire in Contrà Pescherie Vecchie per la segnalazione di numerose e continuate grida strazianti da parte di circa 30 uomini e donne coinvolti in una violenta rissa al momento in atto, provocata dagli avventori del Locale “Ai Due Calici”, unico Esercizio pubblico a quell’ora ancora aperto in zona.
Nulla di fatto
Giunti in pochi minuti sul posto, gli Agenti non riscontravano quanto segnalato; tuttavia, alcuni cittadini che nella circostanza avevano chiamato la Centrale Operativa della Questura, e che avevano assistito a quanto accaduto poco prima, riferivano ai Poliziotti di essere stati svegliati da violente grida di uomini e donne provenienti dalla Piazzetta sottostante. Un residente della zona affacciandosi dall’abitazione adiacente al Locale pubblico denominato “Ai 2 Calici”, alle ore 02.45 notava circa 30 individui, in buona parte apparentemente stranieri ed in evidente stato di ubriachezza, che gridavano e con violenza si prendevano a pugni e a calci spostandosi per tutta la Piazza.
Il bar “chiuso”
Gli Agenti, inoltre, anche dalla visione di filmati amatoriali acquisiti nell’occasione, erano in grado di riscontrare come, all’arrivo delle “Volanti” della Polizia, le persone partecipanti alla rissa si erano date alla fuga in tutte le direzioni; nell’occasione, il titolare del Bar “Ai 2 Calici” si era repentinamente chiuso all’interno dello stesso con 4 – 5 individui coinvolti poco prima nella rissa, nell’intento di far credere alla Polizia che il Bar fosse chiuso.
I Poliziotti, infatti, avevano provveduto a bussare più volte alla porta d’ingresso del Locale senza mai ricevere risposta. Non appena gli Agenti hanno ripreso il servizio di pattugliamento, il titolare e gli altri soggetti che vi avevano trovato rifugio uscivano dal Locale per poi allontanarsi rapidamente.
Per la gravità di quanto accaduto – ripreso, tra l’altro, dalle telecamere di videosorveglianza oltre che da altre registrazioni video – e per la continua protrazione di situazioni gravemente compromissorie per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, oltre che per l’incolumità e la tranquillità della cittadinanza, il Questore della Provincia di Vicenza Paolo SARTORI ha disposto la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura dell’Esercizio Pubblico “Ai 2 Calici” per un periodo di 30 giorni.
I precedenti
Il Bar “Ai 2 Calici”, infatti, gli scorsi 29 marzo e 30 maggio era già stato chiuso, rispettivamente per 15 e per 10 giorni, dal Questore Sartori, in considerazione delle gravi problematiche di ordine e sicurezza pubblica che si erano venute a creare negli ultimi tempi, culminate in ripetuti episodi di rissa che avevano visto coinvolti gruppi di avventori del Locale, in un caso anche con aggressione e ferimento di Agenti di Polizia.
I soggetti all’epoca coinvolti, palesemente ubriachi, non si erano limitati a compiere deprecabili atti di inciviltà nella piazza antistante il Bar, ma si erano affrontati violentemente, tra urla e schiamazzi, provocando, tra l’altro, l’effrazione della porta di ingresso di un condominio che si trova nella stessa Piazza, e generando in tal modo gravi preoccupazioni tra gli abitanti della zona (alcuni dei quali hanno assistito a quanto stava accadendo).
Le pattuglie della Squadra “Volante” della Questura, prontamente intervenute, avevano impedito che la situazione degenerasse con ben più tragiche conseguenze, anche perché uno degli avventori era stato ripreso mentre brandiva una pistola semiautomatica. Al momento dell’intervento tutti i soggetti coinvolti si erano dati alla fuga; 2 di essi, fermati dai poliziotti, erano stati poi condotti in Questura per il prosieguo degli accertamenti. Nei confronti di costoro, quindi, il Questore aveva emesso altrettanti Decreti di Divieto di Accesso ai Pubblici Esercizi, vietando loro di avvicinarsi e di far ingresso nei Bar e nei Locali notturni del Centro storico di Vicenza per il periodo di 2 anni.
La valutazione di tutta una serie di dati relativi agli innumerevoli interventi pregressi effettuati, nel corso degli ultimi 12 mesi, da tutte le Forze di Polizia, per episodi di varia natura quali, ad esempio, violazioni delle normative anti-COVID, somministrazione di bevande alcooliche a minorenni, risse, aggressioni, schiamazzi, episodi di degrado urbano, violazioni delle Ordinanze comunali sulla regolamentazione dei plateatici per concludere con il grave episodio avvenuto nel mese di dicembre dello scorso anno, avevano determinato la decisione del Questore, il quale aveva disposto la sospensione della licenza in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Si trattava, anche in quel caso, di un provvedimento finalizzato a far si che venisse interrotta una situazione gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento.
Ulteriori accertamenti
Anche in occasione dei gravi fatti di due giorni orsono, l’immediato intervento della Polizia ha evitato un pericolosissimo, potenziale aggravarsi della situazione, determinando il ripristino dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre che della tranquillità dei cittadini.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti allo scopo di individuare i partecipanti alla rissa e valutare eventuali responsabilità, anche di carattere penale, per quanto accaduto.
“Ancora una volta quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica nei pressi di un Locale pubblico cittadino già colpito da provvedimenti di sospensione della Licenza per fatti analoghi, sono stati di una gravità inaccettabile – ha evidenziato il Questore Sartori –. Ed anche in questa occasione, solamente grazie all’immediato intervento degli Agenti della Squadra “Volante” è stato possibile impedire che gli eventi potessero assumere una connotazione ben più tragica”.
“Le mie determinazioni odierne, pertanto, hanno lo scopo di porre argine ad una problematica – conclude il Questore – peraltro, come è noto, già emersa e anche sanzionata in passato, che ha creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. Personalmente, con i Provvedimenti emessi oggi, ho ritenuto non più tollerabile una situazione del genere”.
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