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Vicenza, fermati due uomini ritenuti responsabili di aver truffato una 73enne: con delle chiamate si facevano dare appuntamento per proporre degli sconti

I due uomini quando si sono presentati mostrando con contratto che invece di sconti avrebbe obbligato l'anziano a versare 9.150 euro

Vicenza, fermati due uomini ritenuti responsabili di aver truffato una 73enne: con delle chiamate si facevano dare appuntamento per proporre degli sconti.

Nella giornata del 2 marzo 2022 a conclusione di accertamenti esperiti anche con l’ausilio di militari del Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota radiomobile della Compagnia Carabinieri di Valdagno, la Stazione Carabinieri di Montebello Vicentino ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza due cittadini italiani, entrambi residenti in provincia di Padova, rispettivamente classe ’92, già sottoposto a misura di prevenzione, e classe ’91, poiché ritenuti responsabili in concorso tra loro di tentata truffa ai danni di un settantatreenne residente in Montebello Vicentino.
Nel tardo pomeriggio del primo marzo 2022 il suddetto residente in Montebello riceveva una chiamata da parte di una sedicente agenzia di viaggi che lo informava che l’’indomani dei loro rappresentanti si sarebbero presentati presso la sua abitazione per proporre dei non meglio precisati sconti.
Insospettito dalla chiamata il settantatreenne provveda immediatamente a contattare i Carabinieri della locale Stazione per segnalare l’accaduto. I militari ricevuta la segnalazione predisponevano uno specifico servizio teso a verificare la sussistenza di una truffa.
Nella giornata del 02 marzo i due suddetti residenti nel padovano bussavano alla porta dell’abitazione del residente in Montebello, presentandosi come i rappresentanti della ditta che il giorno prima l’aveva contattato telefonicamente per prospettare degli sconti. I due presentavano quindi al settantatreenne un contratto che, se sottoscritto, avrebbe invece obbligato l’anziano a versare la somma di €9.150,00.
I militari appurata la sussistenza di un tentativo di truffa intervenivano e procedevano ad identificare ed a denunciare all’Autorità Giudiziaria i due.
Ulteriori accertamenti permettevano inoltre di verificare che l’uomo classe ’92 era in possesso di una modesta dose di sostanza stupefacente tipo marijuana e pertanto veniva segnalato amministrativamente ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90.
“Nel riscontrare la prontezza e la lucidità dimostrate nella circostanza dall’anziano protagonista dell’episodio” afferma il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col Nicola Bianchi “sono a constatare, altresì, con soddisfazione gli ottimi risultati che sta progressivamente ottenendo l’opera di sensibilizzazione in materia di prevenzione delle truffe e dei reati predatori, effettuata con costanza dai militari dell’Arma provinciale grazie agli incontri tenuti sul territorio in favore delle fasce deboli della popolazione. La vicenda, al pari di altre analoghe precedenti, non fa che dimostrare la validità di tali iniziative di informazione alla cittadinanza adottate dai Carabinieri nei singoli contesti territoriali delle Stazioni, che l’Arma provinciale intende continuare a garantire regolarmente.
Si precisa che tutte le attività poste in essere dai militari operanti ed il conseguente deferimento in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

 

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