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Verso un Piano del verde: l’approvazione dal Comune di Trento per tutelare il patrimonio di boschi, parchi, giardini e aiuole

Obiettivo: valorizzare la biodiversità e aumentare la qualità della vita.

Verso un Piano del verde: l’approvazione dal Comune di Trento per tutelare il patrimonio di boschi, parchi, giardini e aiuole.

Il verde pubblico ha un ruolo fondamentale per la qualità della vita dei cittadini. Contribuisce alla qualità dell’aria, contrasta le isole di calore, valorizza la biodiversità. Per questo la Giunta comunale di Trento ha avviato il percorso, che prevede anche una fase di ascolto e confronto, per costruire un Piano e un regolamento del verde, in modo da tutelare, promuovere, censire e rendere fruibile il verde pubblico. Il piano del verde è anche uno strumento strategico di programmazione che orienterà le scelte dell’Amministrazione comunale per quanto riguarda parchi, giardini, orti urbani, alberature e più in generale tutto il patrimonio verde della città.

I dati di partenza. Sapete che il 50 per cento della superficie comunale (quasi 16 mila ettari) è costituita da boschi di proprietà pubblica? E che un altro 20 per cento (oltre 3 mila ettari) è agricolo? Il verde urbano pubblico occupa invece una superficie di circa 400 ettari, poco meno del 2,5 per cento della superficie cittadina. Nel verde urbano sono compresi i 77,5 ettari dei parchi, i 34,8 dei giardini, i quasi 50 ettari di aiuole stradali, le aree sportive (35,3 ettari), i cortili scolastici (29,7 ettari), il verde cimiteriale (10,3 ettari), gli orti comunali (3,6 ettari), le aree cani e le alberature stradali. Il censimento degli alberi. Ad oggi sono 18.400 gli alberi censiti nelle aree verdi comunali di Trento. Il censimento però non è concluso e procede sulla base di finanziamenti statali o europei (vedi il progetto europeo Selina) con la finalità principale di verificare la sicurezza degli alberi.

La valutazione del rischio va oltre la valutazione della stabilità di ogni singola pianta e identifica il “danno potenziale” che può essere provocato da un’eventuale caduta. Anche l’analisi del luogo dove può cadere l’albero permette di definire la vulnerabilità dell’area e dunque aiutare a stabilire la frequenza degli interventi di controllo e i criteri di conservazione. Il verde pubblico per i cittadini. La Circoscrizione con il verde pubblico urbano più esteso è San Giuseppe Santa Chiara seguita dall’Oltrefersina e da Gardolo. Quasi il 92 per cento dei cittadini di Trento ha un’area verde pubblica a mille metri di distanza da casa, il 90 per cento a 750 metri, l’87 per cento a 500 metri e il 66 per cento a soli 250 metri. La Circoscrizione con i parchi più ricchi di giochi per bambini è Gardolo (110), seguita dal centro storico e dall’Oltrefersina.

Adattamento climatico. Proprio nei parchi e più in generale negli spazi pubblici, l’Amministrazione comunale ha in programma una serie di interventi finalizzati all’adattamento climatico. Sono già stati installati 16 gazebi con panche in tre giardini e sette scuole, altre pergole sono previste in piazza Fiera e in Largo Pigarelli per contrastare le isole di calore. Nel 2023-2024 sono previste anche varie piantumazioni, per esempio nei parchi storici e nelle zone incolte pubbliche come l’area di Canova Co2 Open park, a Gardolo, dove sta nascendo un bosco pubblico grazie a un percorso partecipato che ha coinvolto le associazioni del luogo. Proprio a Canova a ottobre ci sarà la terza piantumazione di “alberi migranti” (non nativi).

Il Piano gestionale. Tutti questi dati sono il punto di partenza del futuro Piano del verde. Nella consapevolezza che la biodiversità è un valore importantissimo, l’ufficio Parchi e giardini anche grazie al progetto europeo Selina (e al relativo finanziamento di 226 mila euro) sta lavorando infatti alla definizione di un Piano gestionale del verde e a un Regolamento del Verde. Tra gli obiettivi del piano, oltre alla pianificazione, alla programmazione e alla manutenzione del verde, ci sono per esempio le indicazioni per il censimento, la tutela degli alberi di pregio, la definizione delle procedure di autorizzazione degli interventi di abbattimento degli alberi con le relative misure di compensazione ambientale. Ancora ci sono le norme per la difesa fitosanitaria (da ricordare che il Comune di Trento non fa uso di pesticidi e fitofarmaci dal 2016), l’illustrazione di buone pratiche come il divieto di immissione di specie alloctone e l’elenco delle specie autoctone consigliate.

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