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Verona, indagine sul contrasto alle baby gang nel primo quadrimestre 2021

L'assessore Padovani: "Servizi mirati per arginare gli episodi ed evitare la nascita di un fenomeno diffuso"

Verona, il bilancio del primo quadrimestre di attività della Polizia locale per contrastare il fenomeno delle baby gang, aumentato per effetto della pandemia, ha permesso di fotografare la mappa delle zone cittadine più a rischio per le quali sono stati predisposti servizi mirati da parte degli agenti.

Si va dalle più centrali Corte Sgarzerie, piazza Bra e piazza San Nicolò, ad alcuni punti dei quartieri limitrofi al centro storico, tra cui i giardini di via Abba, l’arsenale, riva San Lorenzo e il piazzale della stazione. Tutte aree già attenzionate dalla Polizia locale, anche grazie a segnalazioni dirette dei cittadini, e dall’inizio dell’anno oggetto di controlli pressoché quotidiani, che hanno portato ad identificare un importante numero di minori, molto dei quali spesso in situazioni psicofisiche non idonee per aver assunto alcol e droga.

Dal 1° gennaio al 20 aprile sono 299 i minorenni identificati sia in centro che in periferia, in particolare nella zona dell’ex Arsenale, Regaste San Zeno, Palazzo della Gran Guardia, zona di Ponte Catena, piazza Erbe. Molti i controlli nei parchi di Borgo Roma, Borgo Milano e Borgo Venezia, con il supporto delle unità cinofile Axel e Pico.

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A ciò si aggiungono i servizi dedicati al rilevamento del fenomeno delle baby gang, una realtà che a Verona non ha mai destato preoccupazione, salvo accentuarsi durante la pandemia e in particolare nel periodo di chiusura forzata delle scuole e delle altre attività ricreative e sportive degli adolescenti.

I dati dell’importante attività di controllo sono stati illustrati oggi nella riunione in videoconferenza della commissione consiliare Sicurezza, condotta dal presidente Andrea Bacciga, alla quale hanno partecipato il prefetto Donato Cafagna e l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani.

Questi i numeri frutto dei servizi mirati per il contrasto delle baby gang effettuati da gennaio ad oggi, a cui è legata anche l’attività di contrasto allo spaccio e all’assunzione di droga.

  • Giardini di via Abba; 14 servizi svolti nelle ore pomeridiane, con identificazione di 51 ragazzi per lo più minorenni, effettuato 1 sequestro di sostanza stupefacente ad una ragazza minore.
  • Arsenale; effettuati 6 servizi, anche in ore serali, con identificazione di 24 ragazzi, 1 sequestro di sostanza stupefacente ad un ragazzo appena maggiorenne.
    Riva San Lorenzo e Arco dei Gavi; 30 servizi in ore pomeridiane e serali, con l’identificazione di 57 ragazzi di giovane età, sia maggiorenni che minorenni, 6 sequestri di sostanza stupefacente.
  • Corte Sgarzerie; 5 servizi in ore serali, identificati 37 ragazzi, sia maggiorenni che minorenni, 4 sequestri di sostanza stupefacente di cui uno a carico di un minorenne.
    P.le Stazione; effettuati numerosi servizi, almeno una volta a settimana, con identificazione di numerosi ragazzi di varie etnie, e 19 sequestri di sostanza stupefacente.
  • Piazza Bra; effettuati numerosi servizi, con particolare attenzione alla scalinata della Gran Guardia, dove in occasione di un servizio congiunto anche con altre forze di Polizia sono stati identificati numerosi minori.
  • Piazza San Nicolò; a seguito di segnalazioni di gruppi di ragazzini con gli skateboard, sono stati svolti servizi mirati che hanno portato all’identificazione di 25 ragazzi quasi tutti minorenni

In parallelo è proseguito il contrasto alla droga. In questi primi quattro mesi del 2021 la Polizia Locale ha segnalato alla Prefettura quali assuntori ben 15 minorenni, trovati a consumare droga in pieno giorno. Sono attivi anche controlli con la collaborazione dell’Ufficio provinciale scolastico e di numerosi istituti scolastici.

“Da circa un anno, ovvero dallo scoppiare della pandemia, l’attività a contrasto delle baby gang è stata potenziata con l’introduzione di servizi mirati – ha spiegato Padovani in commissione -. Si tratta di episodi che, spesso, sono figli del disagio causato dall’emergenza sanitaria nelle fasce più giovani della popolazione, con i ragazzi costretti per mesi a casa da scuola e da attività positive come lo sport. Perciò, da un anno a questa parte, abbiamo messo in piedi una serie di servizi mirati per contrastare sul nascere questa tendenza ed evitare che si generi un fenomeno diffuso, che spesso è anche legato all’uso di droga e alcol. L’attività di questo primo quadrimestre del 2021 è la cifra dell’impegno nell’affrontare un tema davvero trasversale, perché coinvolge anche le famiglie, la scuola e tutte le istituzioni preposte. Ringrazio il Prefetto per essere al fianco dell’Amministrazione in questa importante attività”

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