Verolanuova, è responsabile di 7 rapine: identificato grazie al modus operandi che lo distingueva.
Il soggetto, gravato da precedenti specifici e per violazioni in materia di stupefacenti, era da tempo senza fissa dimora ed aveva trovato ospitalità presso amici e conoscenti
Verolanuova, è responsabile di 7 rapine: identificato grazie al modus operandi che lo distingueva.
L’8 maggio 2023, i militari del N.O.R. della Compagnia CC di Verolanuova hanno dato esecuzione, presso la Casa Circondariale di Brescia, ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Brescia su richiesta della locale Procura, nei confronti di C.G., pregiudicato 45enne originario di Manerbio, ritenuto presunto responsabile di sei rapine a mano armata in danno di supermercati a varia insegna, ubicati nei comuni di Bassano Bresciano, Offlaga, Manerbio, Travagliato, Rovato e Bagnolo Mella oltre ad un settimo episodio, risalente al mese di gennaio, nel corso del quale era stato rapinato un cittadino nei pressi di un outlet in Franciacorta. Il soggetto, gravato da precedenti specifici e per violazioni in materia di stupefacenti, era da tempo senza fissa dimora ed aveva trovato ospitalità presso amici e conoscenti ma in particolare presso una donna, sottoposta alla detenzione domiciliare per violazione della normativa sugli stupefacenti, nel comune di Manerbio.
Gli episodi erano accomunati dal medesimo modus operandi ed in particolare dall’utilizzo di uno scooter senza targa di riconoscimento, ed un casco protettivo per travisare il volto ed un abbigliamento ricorrenti in tutti gli episodi. Nel corso delle attività d’indagine, i militari erano riusciti a localizzare il suo ultimo luogo di dimora e, successivamente ad un ennesimo episodio di rapina commesso in danno di un supermercato di Coccaglio, ad arrestarlo in flagranza il 27 aprile u.s.. Successivamente all’arresto in flagranza il GIP di Brescia aveva disposto la custodia cautelare in carcere. In seguito, potendo dimostrare il sostegno in favore di C.G. assicurato dalla predetta donna, sottoposta come detto alla detenzione domiciliare, il personale del N.O.R. di Verolanuova l’aveva successivamente associata associata presso il carcere di Verziano in forza del provvedimento dell’Ufficio di sorveglianza che aveva disposto la sospensione della misura alternativa.
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