Valle d’Aosta e Piemonte, il bilancio settimanale della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie
12 indagati, 5.043 persone controllate, di cui 953 con precedenti. 273 pattuglie impegnate nelle stazioni e 9 in abiti civili per attività antiborseggio. 74 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 166 convogli presenziati. 21 i servizi lungo linea e 52 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 24 al 30 maggio, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta
Valle d’Aosta e Piemonte, durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni nelle province di Torino e Cuneo non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Carmagnola (TO), Torino Stura (TO) e Fossano (CN), con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.
A Torino Porta Nuova è stato rintracciato e denunciato dalla Polizia Ferroviaria un trentaquattrenne senegalese per inottemperanza all’Ordine del Questore di Vercelli di abbandonare il territorio nazionale. Controllato durante i quotidiani servizi di vigilanza in stazione, privo di documenti, è stato accompagnato in ufficio dove, dagli accertamenti in banca dati, è emerso a suo carico l’Ordine del Questore di Vercelli di abbandonare il territorio nazionale, emesso nel mese di maggio.
Un quarantunenne algerino è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente tipo hashish, al termine del controllo è stato sanzionato amministrativamente e lo stupefacente sequestrato.
Sempre a Porta Nuova il personale del Settore Operativo Polfer ha denunciato per minaccia un trentottenne cinese che nello scorso mese di aprile aveva rivolto ripetute minacce ad un uomo intervenuto per sedare una lite tra il cittadino cinese ed una donna. Rintracciato a seguito delle indagini di polizia, è stato denunciato.
A Novara il personale della Sezione Polfer ha denunciato due cittadini pakistani di 33 e 23 anni per false attestazioni e rifiuto di generalità a Pubblico Ufficiale. I due stranieri privi di titolo di viaggio hanno dichiarato generalità che sono risultate false a seguito dei riscontri in banca dati effettuati dagli operatori attraverso l’apparato ‘Spaid’, che consente accertamenti rapidi mediante la rilevazione delle impronte digitali. Pertanto, entrambi sono stati denunciati anche per la mancata esibizione di un documento d’identità valido, come previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione.
Sempre a Novara gli operatori Polfer hanno denunciato un diciottenne magrebino ed un sedicenne italiano, entrambi residenti nella provincia di Novara, per tentata rapina in concorso. I fatti risalgono a circa dieci giorni fa, quando i due giovani a bordo di un treno regionale nella tratta Arona-Novara, hanno tentato di sottrarre il borsello contenente effetti personali di valore a un minore italiano, tentando di strapparglielo di dosso. Il ragazzo è riuscito a divincolarsi e avvisare il capotreno. All’arrivo alla stazione di Novara i due giovani si sono dati alla fuga per le vie del centro città ma, grazie alla descrizione fornita dalla vittima e alle accurate indagini effettuate dai poliziotti, si è risaliti all’identità dei due indiziati che sono stati rintracciati e denunciati per tentata rapina.
A Domodossola gli operatori Polfer hanno rintracciato un cinquantunenne italiano, residente nella provincia di Treviso, destinatario di un ordine di cattura. L’uomo è stato controllato dai poliziotti all’arrivo del treno regionale in stazione, proveniente da Milano. Dagli accertamenti in banca dati sono emersi molti precedenti di polizia e un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Procura di Genova nel mese di ottobre dello scorso anno, per l’espiazione di un anno e sei mesi di reclusione per il reato di favoreggiamento personale con l’aggravamento della recidiva. Accompagnato presso il Gabinetto di Polizia Scientifica di Verbania per i rilievi fotodattiloscopici in quanto sprovvisto di documenti, è stato successivamente tratto in arresto in esecuzione all’ordine di carcerazione e associato presso la Casa Circondariale di Verbania.
A Santhià (VC) il personale Polfer ha denunciato una quarantunenne nigeriana per false attestazioni. La donna a bordo di un treno regionale veloce sulla tratta Torino – Milano, sprovvista di titolo di viaggio, si è ripetutamente rifiutata di fornire le generalità al capotreno ai fini della regolarizzazione. All’arrivo in stazione del convoglio, la donna è stata rintracciata e accompagnata in ufficio per un accurato controllo di polizia, durante il quale la stessa ha dichiarato le sue generalità. Essendo sprovvista di documenti, è stata sottoposta ai rilievi fotodattiloscopici presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica di Vercelli, dove è emersa la vera identità della viaggiatrice, diversa da quella dichiarata agli operatori.
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