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Trieste, Carabinieri sulle tracce di una rete di spacciatori dediti al traffico internazionale di droghe ed allo smercio nella città

In data odierna i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Trieste via Hermet hanno concluso una articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Federico FREZZA, che ha portato all’esecuzione, nel complesso, di quattro arresti a carico di A.A, 20enne triestino, due arresti a carico di P.E, 37enne muggesano, tre arresti a carico di P.R., 40enne triestino, un arresto a carico di T.G., 34enne triestino, un deferimento in stato di libertà per T.I., 46enne muggesana ed il deferimento in stato di libertà per B.T., 32enne triestino, tutti per reati di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, condotta nel corso degli ultimi tre mesi con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché lunghi servizi di pedinamento, nasce da un episodio del 16 gennaio 2021, allorquando i Carabinieri della Tenenza di Muggia, durante un controllo alla circolazione stradale svolto nei pressi del valico confinario di Plavje, hanno intercettato due soggetti, S.F. e D.J., rispettivamente di 31 e 30 anni, entrambi residenti a Trieste. Gli stessi, durante il controllo del loro veicolo, sono apparsi fin da subito molto nervosi, comportamento che ha fatto insospettire i militari operanti. Durante il controllo e, in attesa che giungessero altre pattuglie in rinforzo, uno dei due soggetti, approfittando di un momento di distrazione dei due militari, prendeva uno zaino dal mezzo e scappava, facendo perdere le proprie tracce mentre l’altro occupante del veicolo veniva immediatamente bloccato e ammanettato. Le ricerche del fuggitivo si concludevano poco dopo, quando lo stesso veniva fermato nel centro di Trieste ancora in possesso dello zaino, che si è scoperto contenere oltre tre chili di droga del tipo marijuana. Le indagini, immediatamente avviate, consentivano così di appurare che i due personaggi, ignoti alle forze dell’ordine, erano coinvolti in un vero e proprio traffico internazionale di sostanza stupefacente.  

Acclarate le tecniche di introduzione dello stupefacente attraverso il confine, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, veniva iniziata una lunga e complessa attività d’indagine che, dall’individuazione dei fornitori sloveni, ha permesso di ricostruire una vera e propria rete di spaccio nella città di Trieste.

 

Nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosi servizi di riscontro alle attività di spaccio, permettendo di documentare attraverso diverse perquisizioni e sequestri, varie cessioni di stupefacenti al minuto, tra cui cocaina, marijuana, ecstasy ed anfetamina.

In particolare le indagini hanno portato ad individuare, in via prioritaria, vari soggetti acquirenti, di cui la maggior parte appena maggiorenni o addirittura minorenni, dediti a rifornirsi di stupefacenti principalmente da due soggetti triestini, A.A. di anni 20 e P.R. di anni 40 nonché P.E., 37enne di Muggia, tutti già noti alle Forze dell’Ordine. 

Le operazioni, concentratesi su tali soggetti dediti all’approvvigionamento dalla vicina Slovenia ed al conseguente spaccio, hanno permesso di documentare chiaramente oltre quindici cessioni di stupefacente. 

I riscontri effettuati sul campo hanno potuto acclarare un consolidato giro di spaccio ed hanno portato all’esecuzione di una decina di arresti. Nella giornata di ieri ed oggi, su delega dell’Autorità Giudiziaria, si è proceduto ad eseguire undici perquisizioni domiciliari, traendo in arresto inoltre tre dei principali indagati, colpiti da decreto di revoca di arresto ritardato.  

L’operazione ha permesso, nel complesso, il sequestro di 3,805 kg di marijuana, 12 grammi di cocaina, n.29 pastiglie di ecstasy e due grammi di anfetamina. Oltre una ventina di giovani verranno segnalati alla locale Prefettura quale assuntori di sostanza stupefacente.

Il traffico internazionale di stupefacenti dalla vicina Slovenia ed il conseguente smercio sulla piazza triestina, è un fenomeno costantemente all’attenzione della Procura della Repubblica di Trieste e dell’Arma dei Carabinieri, non trovando tregua nemmeno in un periodo caratterizzato da forti limitazioni alla circolazione delle persone a causa delle stringenti misure di prevenzione del fenomeno pandemico.  

 

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