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Treviglio, lite in condominio: 70enne spara contro una coppia, uccide il marito e ferisce gravemente la moglie

La donna che ha sparato è stata arrestata e condotta in caserma

Treviglio (Bergamo), lite in condominio: 70enne spara contro una coppia, uccide il marito e ferisce gravemente la moglie.

Alle ore 08:00 circa, a Treviglio, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato una donna italiana di 71 anni ritenuta responsabile di aver sparato e ucciso, con una pistola regolarmente detenuta, un suo vicino di casa, un italiano di 64 anni, nonché ferito gravemente la moglie di quest’ultimo. Allo stato l’accusa per la donna è di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio.

I fatti svoltisi all’esterno di un condominio di via Brasside di Treviglio, dove tutti e tre i protagonisti della vicenda vivevano, scaturiscono dalla lite scoppiata all’esterno dello stabile condominiale tra l’arrestata e il 64enne, lite nata per futili motivi ma in un contesto di risalente conflittualità tra i tre protagonisti.

Al culmine del litigio la 71enne sarebbe rientrata in casa e ne è fuoriuscita con una pistola regolarmente detenuta avrebbe sparato diversi colpi all’indirizzo dell’uomo, attingendolo più volte al torace, e ferendolo a morte. Uditi i colpi di pistola e affacciatasi al balcone del proprio appartamento posto al terzo piano dello stabile, la moglie della vittima sarebbe scesa subito in strada per soccorrere il marito, venendo tuttavia a sua volta colpita dall’aggressore con altri colpi di pistola.

I soccorsi, il decesso e l’arresto

Allertati i soccorsi da parte di alcuni condomini, sul posto sono tempestivamente giunti i carabinieri della Compagnia di Treviglio che hanno immediatamente rintracciato, dentro il proprio appartamento, e fermato la donna che ha sparato, nonché i sanitari del 118 che, constatato il decesso dell’uomo, hanno soccorso la moglie, gravemente ferita, trasportandola in elisoccorso all’ospedale di Bergamo, ove è tutt’ora ricoverata in pericolo di vita.

L’arrestata è stata condotta in caserma e, ivi fermata, messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria della Procura della Repubblica di Bergamo.

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