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Trento, festa del corpo della Polizia: discorso del comandante in occasione del 220° anniversario della fondazione

Trento, Autorità, Gentilissimi ospiti, Vigili Urbani in servizio ed a riposo, un benvenuto cordiale a tutti , quindi alle  Autorità, cui rivolgo un saluto caloroso, in modo particolare al Sindaco di Trento dottor Franco Ianeselli, ed ai primi cittadini di Aldeno, Cimone e Garniga Terme, Comuni  che sono con noi fin dal 2006 nella gestione associata delle funzioni di  polizia locale.

Un accorato benvenuto anche ai rappresentanti delle altre Istituzioni che con la loro presenza alla manifestazione esprimono vicinanza a questo Corpo di Polizia locale dalla tradizione ultracentenaria. Non posso non ringraziare infine che è stato Sindaco di questa città e con il quale ho lavorato, dal 1995 ad oggi, e cioè Lorenzo Dellai, Alberto Pacher e Alessandro Andreatta, davvero grazie per la vostra presenza, che mi tocca in modo particolare atteso che questa sarà l’ultima commemorazione cui partecipo in veste di Comandante.

Di seguito mi sento di rivolgere un affettuoso pensiero di buona strada ai colleghi che hanno lasciato il Corpo per altri incarichi o per godersi la meritata pensione, che sicuramente verranno salutati con la necessaria attenzione quando potremo tenere nelle forme ordinarie questa celebrazione. Voglio anche mandare un pensiero  alla nostra collega Lorena Daldoss, scomparsa prematuramente e alla quale eravamo legati da affetto ed amicizia profondi. 

Per quest’anno avevamo previsto di  dare rilievo alla cifra tonda dei 220 anni di fondazione del Corpo, facendo riferimento alla storia espressa nella tela dipinta da Domenico Zeni, presente in Comune e al nostro Comando, che immortala i 126 soldati che componevano la guardia civica, chiamata anche Guardia Nazionale, il corpo militare attivo a Trento tra il 1801 e il 1802 che, osteggiando la Casa d’Austria, si fece portavoce delle istanze municipalistiche della città, e dei quali ci sentiamo in qualche modo discendenti, come corpo di polizia municipale, oggi con le nuove denominazioni, corpo di polizia locale.  

 

Abbiamo dovuto organizzare l’evento in forma sobria e sintetica, per i motivi noti a tutti. Da quel lunedì 9 marzo 2020, quando il premier Conte annuncia in televisione di aver esteso a tutto il paese le misure già prese per la Lombardia e per le altre 14 province, tanto che tutta l’Italia diventerà “zona protetta” e viene emanato il Dpcm 9 marzo 2020, entrato poi in vigore il 10 marzo, è iniziato un anno difficile, per tutti e anche per gli appartenenti al Corpo.

Da quel giorno il virus ha cambiato le nostre vite, il nostro lavoro, e per quanto riguarda la polizia locale, il  modo di rapportarci con il nostro corpo sociale. Abbiamo dovuto misurarci con la paura sociale, l’incertezza del domani, la sensazione di rabbia e di precarietà dei nostri cittadini, gli stati d’animo degli appartenenti al Corpo chiamati a operare sul territorio e negli uffici adottando le misure di prevenzione necessarie per evitare il contagio, preoccupati per la propria salute e per quella dei loro familiari.

La pubblicazione dei dati che proponiamo ripercorre perciò l’anno decorso da quella data. Ricordo solo pochi numeri, rimandando alla loro completa lettura nell’opuscolo predisposto, per soffermare l’attenzione sui filoni di attività che ci hanno visti  maggiormente impegnati.

Decifrare DPCM e Ordinanze della Provincia Autonoma, è stato un compito prioritario, innanzitutto per rispondere alle oltre 70 mila chiamate alla nostra centrale operativa o pervenute dall’URP del Comune e riguardanti spostamenti, visite in abitazioni, numero persone ammesse a bordo del veicolo privato, chiarire i concetti di attività motoria o sportiva, convivenza o frequentazione abituale e via dicendo. Secondariamente si è cercato di mettere in condizione gli agenti di come svolgere i controlli sul territorio : ricordo più di 20 mila autocertificazioni ritirate, 3250 turni impiegati per il controllo normativa Covid, le 558 sanzioni amministrative applicate per le violazioni accertate, le 6450 ordinanze predisposte a firma del Sindaco e notificate dal nostro personale a casa dei residenti positivi al virus.

Le cifre non esprimono appieno la difficoltà incontrata in questi interventi, se è vero che prima delle competenze tecnico-professionali qui si richiedeva a ciascun agente di avere una capacità di gestire la situazione di rischio propria e dei cittadini. Consapevoli che la buona informazione è fondamentale, si è lavorato tanto per rassicurare i nostri concittadini fornendo indicazioni corrette tanto al telefono, quanto  sui mezzi di informazione e naturalmente sulla strada, per non lasciarsi contagiare da ansia e paura. 

Ci sono stati decine di comitati di ordine e sicurezza pubblica e di riunioni fatte con gli altri organi di polizia per coordinare gli interventi in materia di verifica del rispetto della normativa emergenziale, con il coinvolgimento della polizia locale, giusta circolare 19 maggio 2020 che il ministero dell’Interno ha diramato ai prefetti,  comunicando loro che potevano avvalersi del personale dei corpi di Polizia locale, muniti della qualifica di agente di pubblica sicurezza. Un ringraziamento particolare va al Commissario del Governo ed al Questore di Trento per il regime di collaborazione, di relazione e di affiatamento creato nel nostro territorio tra le diverse forze, senza snaturarne funzioni e competenze e mantenendo a ciascuno il proprio ruolo specifico. 

L’emergenza sociale  ha portato ciascuno di noi, nell’adempiere ai doveri richiesti dalla divisa che indossiamo, a cercare di generare nei cittadini la sicurezza d e la fiducia nelle istituzioni, e si sa che il Comune è quella più vicina ai cittadini, mettendo a disposizione la nostra competenza e la nostra professionalità.

Le attività economiche, produttive e sociali hanno dovuto rispettare i protocolli per la prevenzione del contagio nel settore di riferimento, adottati dalla provincia autonoma, e qui ricordo i 15 mila controlli a bar e negozi fatti a Trento, con 60 sanzioni applicate ed 8 ordinanze di chiusura provvisoria emesse. Sono state predisposte 15 ordinanze per dare al mercato del giovedì cittadino una conformazione  compatibile con il rispetto delle misure di prevenzione via via imposte dalle autorità. Per aiutare nella difficile congiuntura i pubblici esercizi sono state ampliate su richiesta di singoli imprenditori, in  15  casi, le superfici di suolo pubblico per occupazione con plateatici.

Impegnative sono state le presenze richieste nelle aree pubbliche come parchi e giardini, per la verifica del rispetto del distanziamento sociale e del divieto di  assembramento. La polizia locale è stata in ciò validamente supportata dai volontari dell’Associazione Nazionale Alpini e da quelli di Trentino Solidale onlus, cui va il nostro grazie che vogliamo rendere pubblico in questa celebrazione : parlare con i ragazzi nelle aree gioco, con le famiglie che cercavano il sollievo di una passeggiata all’aperto, ha permesso a molti dei nostri concittadini una frequentazione in sicurezza, anche nelle aree del mercato.

Il Comune e la Provincia autonoma hanno riservato importanti risorse al Corpo di polizia locale al fine di consentire la sanificazione e la disinfezione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso, nonché assicurare l’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale e l’idoneo equipaggiamento al relativo personale impiegato. Ciò ha permesso di affrontare i rischi derivanti dalla nostra  attività, sia in ufficio che sul territorio, in maniera responsabile, utilizzando e facendo utilizzare a chi ne era privo mascherine e guanti, riuscendo a gestire i contatti stretti richiesti dalle funzioni di polizia esercitate, con episodi, come quello che verrà ricordato in questa festa, di assoluto valore.

Abbiamo cercato di svolgere le funzioni di polizia locale, nonostante il maggior impegno lavorativo richiesto a causa dei persistenti avvenimenti pandemici ricordati. Se è vero che molte manifestazioni sono state sospese come pure sono state limitate le attività economiche, sono stati rilevati comunque 600 incidenti stradali, un terzo dei quali con feriti.

L’attività di polizia stradale ha inoltre portato all’accertamento di 42 mila violazioni al codice della Strada, comprese in esse oltre 20 mila accessi abusivi nel nostro centro storico.

Importante sottolineare i numeri che generano sicurezza stradale, come le 220 carta di circolazione ritirate della per omessa revisione periodica, le 40 patenti ritirate  per guida in stato di ebbrezza, i 270 casi di circolazione accertati senza assicurazione, i 180 illeciti per mancato uso delle cinture di sicurezza ed i 230 per guida facendo uso di radiotelefono. Di rilievo i 1000 autocarri controllati con il personale dedicato alle verifiche delle normative che regolano il trasporto merci e persone  in ambito nazionale e internazionale, con 1200 sanzioni accertate e 300 patenti ritirate. Efficace anche la partecipazione ai controlli estivi sulle strade di montagna per prevenire l’incidentalità provocata dalla circolazione dei motocicli in spregio delle regole della circolazione stradale, con 32 sanzioni elevate.

In materia ambientale, poi, abbiamo rilevato circa 400 violazioni per abbandono “selvaggio” di rifiuti o conferimento di rifiuti urbani in difformità dal regolamento comunale. Questo senza tralasciare la necessaria attenzione alle segnalazioni di situazioni di degrado urbano che è divenuta costante dopo l’istituzione del nostro Nucleo Civico, attività che con il concorso degli agenti sul territorio ha portato a contestare 190 sanzioni per accattonaggio e ad emettere 48 ordini di allontanamento, denominati comunemente “Daspo”.

Eravamo pronti a ripartire con il servizio di soccorso e sicurezza sulle piste da sci : il Monte Bondone è la nostra montagna, purtroppo la presenza degli sciatori del Corpo di polizia locale di Trento sulle piste da sci, conclusa l’8 marzo 2020 con oltre 300 soccorsi effettuati, non si è potuta sviluppare nella stagione invernale appena terminata, per la nota emergenza sanitaria. 

Le scuole hanno adottato, nello scorso anno, programmi che hanno risentito delle chiusure imposte dalla diffusione del virus: ciononostante il Corpo ha  dedicato all’educazione stradale svolta nelle scuole dell’obbligo, all’educazione alla legalità ed agli incontri con gli anziani sul tema della difesa dalle truffe circa 150 ore di lezioni teoriche. 

Pur con organico ridotto rispetto a periodi più felici, ricordiamo infatti che la seconda ondata della pandemia ha sospeso tutti i concorsi e le prove selettive, si è cercato di mantenere, quando non coinvolti nei servizi  anti Covid, gli agenti di prossimità nei quartieri urbani, periferici e nei comuni della gestione associata. L’obiettivo dei prossimi mesi è destinare le nuove risorse che verranno reperite con il prossimo concorso per agente,  a rinfoltire il gruppo degli agenti di quartiere, che svolgono un compito di alta valenza sociale, primario per interloquire con le circoscrizioni e con i gruppi di cittadini che hanno aderito al progetto di vicinato nel Comune di Trento.

Ma qui parliamo del futuro, dove il Corpo della Polizia Locale di Trento è chiamato a dar corso ai progetti di presidio del territorio iniziati, mettendo a regime il progetto di controllo del vicinato, arrivando alla sottoscrizione del patto per la sicurezza urbana già predisposto, istituendo le unità cinofile, dotando il personale di telecamere mobili e altro ancora.

E’ un futuro che non mi vedrà più al posto che occupo nella polizia locale di Trento, che lascio, per scelta consapevole,  dopo 26 anni, di cui 24 da comandante e che oggi rivedo in un flash grazie anche alla presenza dei Sindaci, in carica e passati, con i quali ho avuto il privilegio di lavorare, che mi hanno dato responsabilità, compiti da assolvere, ognuno di loro con stili e caratteri diversi, assieme a valori di umanità che mi hanno trasmesso  e che mi hanno aiutato a gestire i momenti più impegnativi del mio lavoro. Due di loro hanno anche presieduto la Giunta provinciale e non posso non ricordare i progetti, come quello della sicurezza del territorio, ideati e finanziati dalla Provincia Autonoma, con la formazione di corpi intercomunali capaci di assolvere con ambiti ottimali, in considerazione delle misure di contenimento della spesa pubblica per il personale, gli standard minimi di controllo del servizio di polizia locale nei vari Comuni. E’ una strada che va percorsa, ancora fino ad arrivare ad obiettivi che in altre Regioni si stanno conseguendo, come i concorsi unici per sgravare i comuni più piccoli delle faticose procedure concorsuali, l’istituzione della centrale unica degli acquisiti di veicoli, vestiario ed altre dotazioni per sollevare le singole amministrazioni da procedure di gara lunghe ed anti economiche,  con la realizzazione di meccanismi per inviare in mobilità agenti di polizia locale da un Comune all’altro, in funzione di esigenze stagionali o di servizio. Insomma, lavorare per arrivare ad una vigilanza urbana fortemente efficientata dalla provincia autonoma, cosa che innalzerebbe senz’altro la qualità del servizio in Trentino, rendendo più accattivante la carriera in polizia locale, è obiettivo che mi sento di caldeggiare alla Giunta provinciale.

Ai miei collaboratori, tutti, dagli agenti, ai commissari ed ai funzionari, nonché agli impiegati che lavorano nel Corpo, rivolgo un sentito ringraziamento, consapevole che se sono riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi erano stati dati anche solo in parte, lo ho potuto fare grazie a queste persone, perché per quanto vi abbia messo tutto l’impegno possibile, l’uomo solo al comando difficilmete sarebbe riuscito a reggere il ruolo per tutto questo tempo. 

Auguro al dott Luca Sattin che mi sostituirà dal 1° agosto nella direzione del Corpo, per volere del Sindaco Ianeselli,  di poter servire la comunità cittadina e le istiuzioni con la sensibilità, l’equilibrio, la correttezza e professionalità che ha dimostrato in questo periodo da vice comandante.

Ringrazio tutti per l’attenzione e la partecipazione alla celebrazione del 220esimo anniversario della fondazione del  Corpo della polizia locale di Trento Monte Bondone.

 

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