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Torino, sequestrarono e rapinarono un 80enne in casa sua: arrestate 5 persone

L'uomo era stato lasciato esamine a terra, soccorso grazie ai vicini

Torino, sequestrarono e rapinarono un 80enne in casa sua: arrestate 5 persone.

Nel corso della mattinata dell’8 febbraio 2023, la Polizia di Stato di Torino ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cinque persone, tre uomini e due donne, gravemente indiziate dei reati di sequestro di persona e di rapina in abitazione, perpetrati in data 6 giugno 2022 in pregiudizio di un anziano di 84 anni, residente in questo capoluogo.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Botte e rapina

Nell’occasione occasione, due uomini con i volti nascosti da passamontagna, dopo aver percosso violentemente il malcapitato, bloccandogli le mani con fascette da elettricista, si erano impossessati dell’orologio di pregio, che la vittima portava al polso, e di altri due orologi custoditi all’interno dell’abitazione dell’anziano, dandosi poi alla fuga.

La vittima, soccorsa dopo circa due ore su segnalazione di un vicino di casa, che ne aveva udito i lamenti, era stata trovata esamine a terra ed immediatamente trasportata presso un nosocomio cittadino, ove i sanitari avevano riscontrato la frattura delle ossa nasali e la rottura dei denti dell’arcata inferiore; il malcapitato era stato quindi ricoverato per diverse settimane prima presso la struttura ospedaliera e poi in una R.S.A. cittadina.

Indagini

Le singolari modalità esecutive del crimine ed in particolare la circostanza che la porta d’ingresso dell’immobile non presentasse apparenti segni di forzatura conducevano sin da subito gli investigatori ad indirizzare le attenzioni nella cerchia di quanti potessero avere detenuto notizie salienti sulle abitudini dell’anziano e sui beni in suo possesso, nonché verosimilmente disponessero di una copia delle sue chiavi di casa.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Torino, supportata dall’analisi di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati situati in prossimità dell’abitazione della parte lesa, che avevano effettivamente immortalato i due presunti esecutori materiali della rapina immediatamente prima e subito dopo il compimento dell’efferato delitto, nonchè da varia ed articolata attività captativa, conduceva nei mesi a seguire all’identificazione di tre soggetti.

Identificati e arrestati

Verso questi tre convergevano gravi indizi di essere gli autori della rapina, due quali esecutori materiali ed una quale mandante. Quest’ultima risultata essere una conoscente della vittima, che avrebbe commissionato il gravissimo atto predatorio a causa dell’acredine maturata nel tempo nei confronti dell’anziano, per motivi economici.

Al termine dell’attività d’indagine, il Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, recependo le risultanze della Squadra Mobile, emetteva i provvedimenti di natura restrittiva.

 

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