Teverola (CE), perseguitava una 40enne con messaggi offensivi e minacce di morte: arrestato 47enne
Quotidiane minacce telefoniche, inseguimenti e appostamenti sotto casa e nei pressi del luogo di lavoro
Teverola (CE), perseguitava una 40enne con messaggi offensivi e minacce di morte: arrestato 47enne.
I Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza differita, un 47enne di Casaluce, che durante la scorsa notte e fino al momento dell’arresto ha continuato a mandare messaggi di morte ad una 40enne, commessa, incensurata.
Una frequentazione durata poco più di due mesi, iniziata sui social e poi proseguita telefonicamente e con qualche incontro occasionale per un caffè, si è trasformata in un vero e proprio incubo per una 40enne di Teverola (CE) che si è vista “costretta” a rivolgersi ai carabinieri della Stazione di Teverola per denunciare un 47enne di Casaluce (CE) responsabile di atti persecutori nei suoi confronti.
Tutto ha avuto inizio nel 2020, quando i due si erano conosciuti su una nota applicazione di messaggistica. Dopo due mesi di frequentazioni, la donna aveva deciso di troncare l’amicizia a causa dell’aggressività dell’uomo. Da quel momento sono iniziate quotidiane minacce telefoniche, inseguimenti e appostamenti sotto casa e nei pressi del luogo di lavoro. Questi comportamenti avevano indotto la donna, nell’aprile del 2023, a denunciarlo. Denuncia poi rimessa a seguito di ravvedimento dell’uomo che le aveva promesso di non darle più fastidio.
Dopo alcuni mesi dalla remissione della querela, il 47enne aveva iniziato nuovamente con telefonate minatorie, pedinamenti e appostamenti fino al novembre del 2023, quando aveva tentato di strangolarla per strada. Era stato grazie all’intervento di alcuni passanti che la donna era riuscita a liberarsi e fuggire a casa.
Da quel momento la vittima ha limitato le uscite solo per andare a lavoro. Il 17 gennaio scorso, mentre la donna era in caserma per denunciare gli ultimi episodi, sul suo telefono cellulare è giunta una telefonata da parte dell’uomo che la minacciava di morte. Telefonata questa ascoltata anche dal personale dell’Arma dei carabinieri che stava ricevendo la denuncia, che si sono recati presso la sua abitazione, traendolo in arresto.
L’arrestato è stato associato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
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