Taranto, sequestrati 300 chili di cozze in pessimo stato di conservazione
Taranto, un’operazione congiunta del personale del Commissariato Borgo e della Guardia Costiera di Taranto con l’ausilio dei tecnici dell’ASL ha permesso di scoprire un laboratorio clandestino per la lavorazione di mitili.
In vico Cosa, all’interno di Città Vecchia, il personale operante ha individuato per strada dei minori intenti a sgusciare cozze.
Il successivo controllo dei locali attigui ha permesso di scoprire un vero e proprio laboratorio abusivo di lavorazione del prodotto ittico.
All’interno dei locali sono stati rinvenuti in pessimo stato di conservazione e senza la benché minime misure sanitarie circa 300 chili di cozze, 15 chili di ricci di mare e 140 chili di oloturie che sono state poste sotto sequestro.
Tutto il materiale è stato poi distrutto con l’ausilio di un compattatore della Kyma Ambiente.
Nel corso dei successivi controlli è stata verificata la presenza di un allaccio abusivo alla rete nazionale elettrica che veniva pertanto rispristinata grazie al tempestivo supporto dei tecnici di Enel Distribuzione.
Al termine del servizio, il titolare del laboratorio è stato denunciato in stato di libertà per commercio e lavorazione di sostanze destinate all’alimentazione, ma pericolose alla salute pubblica e per furto d’energia.
In una privata abitazione attigua ai locali di lavorazione dei mitili i poliziotti ed i tecnici ENEL hanno riscontrato un altro bypass fraudolento alla rete elettrica ed hanno denunciato pertanto la sorella del titolare del laboratorio lì residente.
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