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Svolta nelle indagini per il tentato omicidio ad Alessandria nella notte tra 8 e 9 luglio

In carcere due fratelli, imprenditori edili della zona

Svolta nelle indagini per il tentato omicidio ad Alessandria nella notte tra 8 e 9 luglio.

I Carabinieri hanno dato un nome agli autori dell’efferato agguato commesso ai danni di un cittadino albanese la notte del 9 luglio, nel quartiere Cristo di Alessandria.

Era da poco passata la mezzanotte quando la tranquillità della centrale via Maggioli veniva infranta dai colpi di pistola esplosi da una vettura di grossa cilindrata, che avevano colto la vittima in pieno volto, lasciandolo gravemente ferito sull’asfalto.

Le indagini svolte dal personale della Compagnia Carabinieri di Alessandria, giunto sul posto immediatamente, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’agguato e il movente che sarebbe alla base della spedizione punitiva.

I militari hanno accertato che, qualche ora prima del tentato omicidio, nel centro di Alessandria, si sarebbe verificata una lite che avrebbe visto contrapposti alcuni giovani appartenenti alle famiglie della vittima e degli sparatori.

Questi ultimi avrebbero incrociato la vittima che, a bordo della propria auto, si stava recando in centro proprio per avere un chiarimento in merito alla lite, l’avrebbero quindi seguita con la propria auto di grossa cilindrata, inducendola a fermarsi.

Non appena la vittima scendeva dalla propria vettura e si avvicinava a quella degli inseguitori, dai sedili posteriori sarebbero partiti dei colpi di pistola, uno dei quali l’attingeva in pieno volto.

Miracolosamente le ferite non risultavano mortali e l’aggredito poteva essere salvato dal pronto intervento del personale sanitario”, concludono i Carabinieri.

Il certosino lavoro investigativo del personale dell’Arma ha permesso, in poco tempo, attraverso l’esame incrociato delle testimonianze, l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza e i rilievi tecnici, di dare un nome agli autori del tentato omicidio nei cui confronti sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza che hanno portato all’emissione di un provvedimento di misura cautelare in carcere da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Nei giorni scorsi, le manette si sono quindi chiuse ai polsi di due fratelli di origine albanese, noti imprenditori edili della zona, che sono stati tratti in arresto e condotti in carcere dai Carabinieri.

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