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Stupri e torture sui migranti. Aguzzino fermato a Milano

Milano 17 gennaio 2017 – Stupri e torture sui migranti: “Sono il vostro padrone”. Aguzzino fermato a Milano

Si faceva chiamare Dio dai migranti del campo di Badi Wahil tappa del viaggio dei somali che scappano verso l’Europa. Di fatto era il loro aguzzino e fortunatamente grazie a numerose testimonianza, lo scorso 26 novembre, era stato individuato dalla Polizia Locale di Milano in via Sammartini. Ieri gli è stato notificato in carcere il mandato per sequestro di persona, omicidio e violenza sessuale su minori. Si tratta di Osman Matammud, alias Ismail, violentatore di decine di minorenni nell’hangar del campo e assassino conclamato.

L’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, commenta la notizia della notifica di misura di custodia cautelare in carcere per il cittadino somalo accusato di omicidio plurimo continuato e aggravato e violenza sessuale anche su minori: “Sono orgogliosa del lavoro svolto dall’unità Tutela Donne e Minori della Polizia locale, che ha permesso di consegnare alla giustizia una persona riconosciuta dai suoi connazionali come un sadico gestore di un campo in Libia, un assassino e uno stupratore. La sensibilità e la capacità di ascolto degli agenti intervenuti nell’immediato ha avuto un ruolo essenziale in questa indagine, consentendo alle vittime di sevizie di sentirsi al sicuro e di raccontare la loro drammatica storia. È importante che queste donne e questi uomini abbiano potuto denunciare liberamente il loro aguzzino, e lo hanno potuto fare perché siamo in un Paese che rispetta e tutela i diritti di tutti”.

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Articolo di Laura Marinaro

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