Stuprata a Corvetto, il responsabile riconosciuto per un tatuaggio
Milano 12 aprile 2017 – Un brutale stupro davanti alla porta di casa, seguito ad una rapina a mano armata, è avvenuto in zona Corvetto alcuni giorni fa ai danni di una trentenne di Santo Domingo.
Ieri il responsabile, riconosciuto per un tatuaggio sul petto, è stato arrestato. Si tratta di un egiziano di 22 anni clandestino che si teme abbia fatto altre vittime.
L’arresto è opera della Squadra Mobile coordinata dal pubblico ministero Gianluca Prisco; l’uomo, in carcere a Torino e in attesa del trasferimento a San Vittore, è indagato a Milano per i reati di rapina aggravata e di violenza sessuale aggravata.
Il 20 marzo la trentenne stava tornando a casa in via Riva di Trento verso le 21 quando l’uomo senza che lei se ne accorgesse, è riuscito a entrare nell’edificio, arrivando fino al piano dove abita la donna e ha estratto una pistola.
Dopo averle rubato soldi e telefono cellulare, l’ha stuprata. La malcapitata subito ha chiamato i soccorsi e ha raggiunto il Servizio violenza sessuale della Mangiagalli.
A quel punto lo ha descritto nei particolari e soprattutto per la scritta “forse in lingua araba” tatuata sul petto. Dopo una settimana di tentativi, gli investigatori sono riusciti a intercettare il telefono che era stato sottratto alla vittima e lo hanno localizzato. Con sé l’egiziano aveva una pistola giocattolo. Quando la polizia ha mostrato le immagini del giovane alla ragazza, lei lo ha riconosciuto e così è stato arrestato.
Articolo di Laura Marinaro
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