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Striscia, migranti morti in mare: «Lo Stato potrebbe dover risarcire i parenti»

Così Massimo Quezel, interpellato da Moreno Morello

Striscia, migranti morti in mare: «Lo Stato potrebbe dover risarcire i parenti».

«I parenti dei migranti deceduti in mare in territorio italiano potrebbero essere risarciti dallo Stato, qualora l’imbarcazione affondata avesse le caratteristiche previste dalla norma». Così Massimo Quezel, patrocinatore interpellato da Moreno Morello a proposito del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS).

Si tratta di uno stanziamento – gestito dalla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico – che garantirebbe un risarcimento alle persone trasportate e danneggiate in tutti i casi in cui un veicolo o un natante, anche stranieri, siano sprovvisti di assicurazione o non identificati. 

«Da quanto ci risulta rientrerebbero nella norma barche di stazza lorda non superiore alle 25 tonnellate e con altri requisiti associabili a quasi tutti i natanti utilizzati per i tragici viaggi della speranza», spiega l’inviato di Striscia. Che aggiunge: «Abbiamo scritto a Consap per sapere se negli anni avesse mai gestito richieste di risarcimento di questo tipo e, in caso affermativo, che esiti avessero avuto».

Morello - Massimo Quezel copia

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