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Strage di Mestre, disposta una perizia tecnica sul guard rail

Le 21 vittime sono state tutte identificate

Strage di Mestre, disposta una perizia tecnica sul guard rail.

È stata disposta una perizia tecnica sul guard rail del cavalcavia della Vempa da cui è precipitato il pullman della strage di Mestre, costata la vita a 21 persone.

L’assessore comunale ai Trasporti, Renato Boraso, respinge le ipotesi emerse da alcune ricostruzioni di stampa: «Sono affermazioni inaccettabili quelle che ho letto – ha detto -. Il bus non è caduto perché c’era un “buco” di un metro e mezzo nel guard rail. Quel “buco” è un varco di sicurezza, di servizio, previsto dal progetto originario del manufatto».

Intanto, stando a fonti sanitarie, migliorano le condizioni di due dei feriti più gravi dell’incidente: un paziente croato e una donna francese lasceranno la terapia intensiva nelle prossime ore. Restano ancora in condizioni critiche 5 dei 15 feriti. In giornata sarà eseguita l’autopsia sull’autista.

«I tecnici che verranno nominati per la perizia sul guard rail, valuteranno il cosiddetto “buco”». Lo ha affermato il Procuratore Capo di Venezia Bruno Cherchi, che ha ribadito, ancora una volta, che saranno importanti le dichiarazioni dei superstiti per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Non c’è ancora una ricostruzione che possa stabilire con certezza le cause dell’incidente. Sono due le ipotesi principali al vaglio della magistratura sulle cause della tragedia: una manovra azzardata, con l’affiancamento ad un altro bus e un guardrail vecchio; oppure, sommato a questo, un malore dell’autista che non è riuscito a controllare il mezzo.

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