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Stati Uniti e Gran Bretagna attaccano postazioni degli Houthi in Yemen

Biden: "Raid in risposta ai loro attacchi". Colpita anche la capitale Sana’a.

Stati Uniti e Gran Bretagna attaccano postazioni degli Houthi in Yemen. Biden: “Raid in risposta ai loro attacchi”.

Gli Usa e la Gran Bretagna hanno lanciato attacchi aerei contro postazioni Houthi nello Yemen, l’iniziativa arriva dopo che i miliziani hanno sfidato l’avvertimento a non proseguire i loro raid nel Mar Rosso. All’attacco partecipano alleati come Olanda, Australia, Canada e Bahrein. Forniscono logistica e intelligence. Negli attacchi sono stati utilizzati aerei e missili Tomahawk.

Il premier britannico Rishi Sunak ha autorizzato gli attacchi dopo una riunione d’emergenza del suo governo.

Una delle città colpite è Sana’a. Tra le altre province ci sono Al Hudeidah Saada, Dhamar, Taiz e Hajjah. I raid hanno preso di mira una base militare vicina all’aeroporto della capitale, un sito militare dalle parti di Taiz, una base navale Houthi a Hodeidah e alcuni siti militari del governatorato di Hajjah.

Gli Houthi sono un gruppo yemenita sostenuto dall’Iran.

A partire dalla metà di novembre hanno lanciato attacchi alle navi che attraversavano il Mar Rosso e il Canale di Suez. Il loro leader è Abdul-Malik al-Houthi, noto come Abu Jibril. È figlio di un religioso e nella sua famiglia era presente anche un eletto al parlamento dello Yemen, considerato il vero fondatore del movimento. È stato ucciso e Jibril ne ha preso il posto. In Medio Oriente gli Houthi compongono un’alleanza a tre con Hamas ed Hezbollah.

Gli Houthi hanno dirottato una nave e attaccato anche un cacciatorpediniere Usa, oltre ad un attacco ad un cargo norvegese diretto in Italia. Gli Houthi si oppongono a Israele e Stati Uniti, e controllano gran parte dello Yemen. Di recente hanno incrementato gli attacchi con missili e droni nello stretto strategico di Bab el-Mandeb, che separa la penisola araba dall’Africa, e prendono di mira le navi commerciali che possono avere a che fare, secondo loro, con Israele.

Gli Stati Uniti a dicembre avevano creato una coalizione per proteggere il traffico marittimo nell’area, zona marittima in cui passa il 12% del commercio mondiale via mare. Gli appelli dell’Onu, rivolti agli Houthi, a fermare gli attacchi alle navi commerciali non sono stati ascoltati, gli Houthi hanno provato a colpire un totale di 27 navi in zona. Il 9 gennaio scorso un attacco degli Houthi ha costretto le forze navali Inglesi e Usa ad abbattere 21 missili diretti verso il sud del Mar Rosso.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden: “Raid in risposta ad attacchi”.

“Su mio ordine, le forze militari statunitensi, insieme al Regno Unito e con il sostegno di Australia, Bahrein, Canada e Olanda, hanno condotto con successo attacchi contro una serie di obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli Houthi per mettere a repentaglio la libertà di navigazione in uno dei corsi d’acqua più vitali del mondo”. Lo rende noto il presidente Joe Biden in una nota, spiegando che questa è la “risposta diretta agli attacchi Houthi” e che non esiterà “a prendere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale, se necessario”.

Stati Uniti e Gran Bretagna attaccano postazioni degli Houthi in Yemen

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