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Sora (FR), operazione “Ultima Corsa”: smantellato clan sinti

Scattate 13 ordinanze di custodia cautelare e 4 obblighi di dimora

Sora (FR), operazione “Ultima Corsa”: smantellato clan sinti

Smantellato dalla Polizia di Stato di Frosinone un gruppo criminale di origine sinti dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, all’estorsione e all’usura: scattate 13 ordinanze di custodia cautelare e 4 obblighi di dimora.

Lo scenario è quello di due gruppi rivali che, dopo un primo periodo di collaborazione nell’acquisto e nello spaccio sulle varie piazze del sorano, entrano in contrasto tra loro dando vita ad un vero e proprio scontro finalizzato ad acquisire il totale predominio.

La famiglia sinti di pregiudicati locali, fortemente radicata nella città di Sora e ben nota alla popolazione, tenta così di imporre la propria assoluta egemonia: violente rappresaglie, incendi di auto e ripetute violenze fisiche. Il tutto per monopolizzare lo spaccio in città.

Ma il conflitto termina presto: nell’ottobre del 2020, quando la Squadra Mobile sgomina l’organizzazione criminale rivale dei sinti, di origine campana, nell’ambito dell’operazione “Requiem”. Vengono arrestate 28 persone, ritenute responsabili a vario titolo di traffico di droga, estorsione e riciclaggio. Segue la condanna di 18 imputati in primo grado per oltre 160 anni di reclusione.

L’operazione crea di fatto un vuoto di potere nella città, consentendo ai componenti della famiglia sinti di ottenere il totale controllo del territorio e della vita sociale della cittadina sorana, suddividendosi in due gruppi e costituendo familiarmente una sorta di “mutuo-soccorso” nell’approvvigionamento dello stupefacente e nella spartizione dei profitti ottenuti dalla gestione delle varie attività illecite, tra cui anche l’usura. 

I proventi dell’attività di spaccio, oltre ad essere reinvestiti nell’acquisto di partite di droga, vengono utilizzati per effettuare prestiti a tassi usurari in favore di imprenditori locali che versano in evidente stato di difficoltà economica.

A tal proposito, si può citare un episodio che vede coinvolto il titolare di una pizzeria, caduto vittima degli usurai sinti. Al rifiuto di prestare loro cibo e bevande gratis, viene sbeffeggiato urinando all’ingresso della pizzeria.

È utile segnalare, inoltre, che nel corso dell’attività investigativa sono stati tratti in arresto in flagranza di reato anche altri 5 membri del clan per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti con conseguente sequestro di circa 1,5 kg di eroina e 1 kg di cocaina.

Ultimo elemento degno di nota: gli indagati sono tutti organizzatori di corse clandestine di cavalli. È questo l’elemento che ha ispirato il nome dell’operazione di polizia.

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