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Sfruttavano il “Click Day” per favorire l’immigrazione clandestina: 5 arresti, bloccate migliaia di richieste false di regolarizzazione

Falsi documenti, accessi sospetti e timbri clonati: smascherata una rete che cercava di "regolarizzare" migliaia di extracomunitari.

Sfruttavano il “Click Day” per favorire l’immigrazione clandestina: 5 arresti, bloccate migliaia di richieste false di regolarizzazione.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, coadiuvati dal locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dall’Arma territoriale competente, stanno eseguendo nelle province di Napoli e Grosseto, un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 5 soggetti, tutti originari del napoletano, ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso aggravato in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sostituzione di persona e falsità materiale commessa da privato.

Il citato provvedimento è stato emesso a seguito di una complessa indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Livorno dal giugno 2024 unitamente al citato reparto speciale dell’Arma mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e analisi telematica, avviata a seguito della segnalazione della Prefettura labronica per le insolite modalità di accesso al portale e per l’inconsueto numero di istanze di regolarizzazione di lavoratori stagionali extracomunitari (a norma del cd. “Decreto Flussi”) apparentemente riferibili a note ditte del territorio.

Sfruttavano il “Click Day” per favorire l’immigrazione clandestina: 5 arresti, bloccate migliaia di richieste false di regolarizzazione.

L’attività investigativa ha consentito di accertare come gli indagati avessero allestito un “caf abusivo” ed una “centrale del lavoro”, specializzandosi nella predisposizione di migliaia di domande di ingresso in Italia di presunti lavoratori extracomunitari, producendo documentazione falsificata riconducibile ad ignari legali rappresentanti di centinaia di aziende (24 quelle della provincia labronica interessate).

Nel corso di una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria di Livorno ed eseguita nel novembre 2024, in concomitanza del periodo di un cosiddetto click day”, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, decine di devices (tra i quali pc, dispositivi di archiviazione digitale e smartphone), timbri clonati di Amministrazioni Comunali e professionisti, centinaia di documenti di identità falsificati e digitalizzati, nonché voluminosa documentazione cartacea e digitale artefatta, impedendo la presentazione agli Uffici Territoriali del Governo di tutta Italia di decine di migliaia di false richieste di assunzione,

Sfruttavano il “Click Day” per favorire l’immigrazione clandestina: 5 arresti, bloccate migliaia di richieste false di regolarizzazione.

Maggiori dettagli verranno illustrati dai carabinieri in sede di conferenza stampa convocata per le ore 11:00 presso il Comando Provinciale di Livorno.

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