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Sequestra in casa la fidanzata e la picchia per mezz’ora: arrestato un 29enne a Carate Brianza

Ai Carabinieri: «Voi non sapete con chi avete a che fare, io sono metà calabrese e metà siciliano». La giovane è stata portata in ospedale

Sequestra in casa la fidanzata e la picchia per mezz’ora: arrestato un 29enne a Carate Brianza.

Follia allo stato puro mercoledì pomeriggio a Carate Brianza. Un 29enne, durante un pranzo con la propria ragazza 26enne e una coppia di amici, è uscito fuori di senno e, dopo aver cacciato gli ospiti, ha picchiato con violenza inaudita la fidanzata.

I due si erano conosciuti circa un anno fa e da qualche mese avevano cominciato a frequentarsi più assiduamente. Lei lo vedeva come uomo che aveva bisogno di aiuto e gli perdonava tutto: «Io ho sempre lasciato perdere, ritenevo che avesse l’assoluto bisogno del mio aiuto per stare bene e quindi non ho mai denunciato nulla». Ma ultimamente la rabbia e la violenza dell’uomo erano degenerate in un’escalation impressionante, spesso mischiata da alcol e droghe.

Mercoledì è bastata una scintilla (un paio di occhiali prestati da un amico alla 26enne) per far esplodere la rabbia dell’uomo: schiaffi, pugni e tirate di capelli. Poi, come se non bastasse, anche insulti e umiliazioni.

La ragazza urlava e provava ad affacciarsi alla finestra per chiedere aiuto, ma il 29enne le impediva di chiamare i Carabinieri che comunque, fortunatamente, poco dopo sono giunti sul posto dopo esser stati avvisati dagli amici e dai vicini di casa.

Accortosi dell’arrivo dei militari, il 29enne si è armato di taglierino: «Voi non sapete con chi avete a che fare, io sono metà calabrese e metà siciliano». Poi, dopo un dialogo con loro, ha finalmente aperto il portoncino e la 26enne è stata soccorsa dai carabinieri.

La perquisizione eseguita nell’abitazione ha anche permesso di scoprire una piccola serra di marijuana che è stata sequestrata per la successiva analisi di laboratorio.

Il 29enne è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Seregno, in attesa dell’udienza di convalida e del processo per direttissima tenutasi lunedì nelle aule del tribunale di Monza: l’arresto è stato convalidato, “con conferma dell’esigenza cautelare nei confronti dell’uomo”.

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