Scuola, Tar di Ancona annulla concorso Pnrr in cinque regioni: violata la regola dell’anonimato
Il Tar di Ancona annulla il concorso Pnrr per docenti in 5 regioni: violata la regola dell’anonimato. Il Ministero assicura che riguarda solo 174 candidati.
Scuola, Tar di Ancona annulla concorso Pnrr in cinque regioni: violata la regola dell’anonimato
Il Tar delle Marche ha annullato il concorso ordinario Pnrr per docenti di laboratorio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado cinque regioni: Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato da alcuni candidati della classe di concorso Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali (B022), che avevano sostenuto la prova a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, nel mese di maggio scorso (2024).
Le motivazioni del Tar: violazione dell’anonimato
Secondo il Tribunale amministrativo, il concorso dovrà essere ripetuto a causa della violazione del principio di anonimato. Nella sentenza si legge che “essendo la prova pratica consistita in un mero elaborato scritto e avendo i concorrenti apposto il proprio nominativo direttamente sui fogli contenenti l’elaborato medesimo, ciò ha costituito aperta violazione della regola dell’anonimato, essendo stata possibile l’immediata identificazione dell’autore dello scritto in fase di valutazione”.
Il Tribunale amministrativo ha dunque rilevato la violazione dell’anonimato nell’espletamento della prova pratica, questa irregolarità ha così portato all’annullamento della prova pratica, con la conseguente necessità di ripeterla, insieme all’orale, per tutti i candidati coinvolti. Il Ministero dell’Istruzione dovrà quindi stilare una nuova graduatoria con effetto a partire dall’anno scolastico successivo a quello in corso.
La posizione del Ministero dell’Istruzione
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha precisato che la sentenza riguarda solo 174 candidati, quelli che avevano superato la prova scritta, e che non vi saranno ripercussioni sulle assunzioni già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025.
In una nota ufficiale, il Ministero ha dichiarato: “Il Tar ha stabilito che dovrà essere ripetuta la prova pratica per 174 candidati, ma il rifacimento non inciderà sulle immissioni in ruolo già effettuate né sul complesso delle procedure Pnrr”.
La reazione politica: il M5S chiede chiarimenti
L’annullamento del concorso ha suscitato reazioni nel mondo politico. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura hanno duramente criticato la gestione della selezione e chiesto l’intervento del ministro Giuseppe Valditara: “La decisione del Tar getta nel caos migliaia di insegnanti, mettendo a rischio il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Il Ministero deve individuare i responsabili e intervenire con soluzioni rapide per evitare che le scuole restino senza docenti di laboratorio”.
Cosa succede ora
In esecuzione della sentenza, il Ministero dovrà organizzare nuovamente la prova pratica per i 174 candidati interessati e successivamente procedere con la prova orale. Solo al termine di questo processo sarà possibile redigere una nuova graduatoria, valida dal prossimo anno scolastico.
Il concorso, bandito a livello nazionale, prevedeva 60 posti per questa specifica classe di concorso nelle cinque regioni coinvolte (Abruzzo 2, Emilia-Romagna 27, Marche 8, Puglia 14, Umbria 9). L’annullamento parziale non compromette l’intera procedura nazionale, ma rappresenta un nuovo ostacolo nella complessa attuazione del piano di reclutamento Pnrr per la scuola.
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