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Scoperto un arsenale di armi d’assalto: erano nascoste nei pressi di una cabina dell’Enel a Casagiove (CE)

In un borsone, vicino ad una cabina dell'Enel, c'erano due fucili e un mitragliatore

Scoperto un arsenale di armi d’assalto: erano nascoste nei pressi di una cabina dell’Enel a Casagiove (CE).

Forse una consegna di armi da guerra dietro il maxi sequestro che giovedì scorso i Carabinieri hanno eseguito a Casagiove, in provincia di Caserta.

In un borsone, vicino ad una cabina dell’Enel, c’erano due fucili e un mitragliatore, probabilmente appena lasciati lì e che sarebbero stati presi a breve da qualcun altro.

I militari erano in pattugliamento in zona quando hanno sentito il rombo di un motore che saliva di giri: un’auto a folle velocità si stava allontanando da via Santonastaso. Hanno quindi controllato la zona e hanno trovato il borsone, parzialmente nascosto.

Dentro c’erano due fucili Fal, con numero di matricola leggibile ma non inserito nei database italiani, e un mitragliatore di produzione sovietica, con scritte identificative in caratteri cirillici. Le armi, tutte prive di munizioni, non risultano registrate in Italia e provengono probabilmente dall’estero: sono state sequestrate e sono in corso accertamenti per verificare l’utilizzo in fatti di sangue.

Sulla vicenda sono in corso indagini, affidate ai carabinieri di Casagiove. Nonostante la strada sia piuttosto isolata, è improbabile che i tre fucili da guerra fossero da tempo in quel punto. È possibile, al contrario, che vi fossero stati appena portati per un cambio di nascondiglio o per una consegna che, secondo questa ipotesi, l’arrivo dei carabinieri avrebbe fatto saltare.

I militari stanno esaminando le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza per identificare l’automobile e accertare l’eventuale coinvolgimento.

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