Rosalia Messina Denaro non risponde al gip.
Era in programma in mattinata l’interrogatorio di garanzia nel carcere Pagliarelli di Palermo, ma Rosalia Messina Denaro, arrestata venerdì scorso per associazione mafiosa, accompagnata davanti al gip Alfredo Montalto, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
L’avvocato della sorella del boss, Daniele Bernardone, ha dichiarato: «La mia assistita è in buone condizioni, compatibilmente con la sua situazione».
Ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle frasi che Rosalia avrebbe detto ai Carabinieri dopo l’arresto – la sorella di Messina Denaro avrebbe sostenuto che la sua famiglia è perseguitata dalla giustizia – il legale ha risposto: «Sono aspetti che non attengono la difesa».
Intanto sarebbero circa un migliaio i pizzini riconducibili al boss Matteo Messina Denaro. Tutti messaggi, scritti da lui o a lui rivolti, scoperti dai Carabinieri del Ros nel covo a Campobello di Mazara e nelle due case (quella di campagna di Campobello e quella di Castelvetrano) della sorella Rosalia.
Una miniera d’oro di informazioni sulla quale gli investigatori, coordinati dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Gianluca de Leo, stanno lavorando.
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