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Roma, sparano e accoltellano un commerciante. La vittima li riconosce: «Sono clienti»

Tre persone sono finite in carcere per tentato omicidio, rapina e porto abusivo d’armi

Roma, sparano e accoltellano un commerciante. La vittima li riconosce: «Sono clienti».

Avrebbero accoltellato e sparato ad un commerciante per rapinarlo. Gli agenti della Polizia di Stato del XIV Distretto Primavalle li hanno arrestati e portati in carcere con l’accusa di tentato omicidio, rapina e porto abusivo d’armi. L’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura, arriva al termine delle indagini nei confronti dei tre uomini.

I fatti risalgono all’inizio di giugno scorso, quando un commerciante, dopo aver chiuso la propria attività, ha preso l’auto e si è diretto verso casa. Mentre era fermo ad uno stop, due uomini con il volto coperto sono scesi da un’auto che lo seguiva. Sono saliti a bordo della vettura e hanno iniziato a colpirlo, chiedendogli con insistenza di consegnargli l’incasso.

L’uomo non si è spaventato e, nonostante avesse un coltello e una pistola puntata alla testa, si è opposto. I due, al suo rifiuto, gli hanno sparato e lo hanno accoltellato, ferendolo in più punti. Hanno preso i soldi e le chiavi dell’auto e sono scappati. In quel frangente però, anche se per pochi minuti, uno degli aggressori è rimasto col volto scoperto e ciò ha reso poi possibile il suo riconoscimento.

Arrivata la segnalazione al 112, sul posto è giunto il personale sanitario. Giunto al pronto soccorso, il commerciante è stato affidato alle cure dei medici, che lo hanno sottoposto agli accertamenti del caso: ha riportato ferite da arma da taglio e da fuoco su braccia e schiena.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia di Stato e, fin da subito, gli investigatori del Distretto Primavalle hanno assunto le indagini in stretto coordinamento con i pm della Procura. La Polizia Scientifica, durante i rilievi sul luogo del reato, ha repertato il caricatore di una pistola trovato nelle vicinanze dell’auto.

La vittima è riuscita a ricostruire la vicenda con i poliziotti e ad indirizzare le indagini verso un 31enne e un 53enne: il primo, cliente abituale del suo locale, lo aveva visto in faccia quando era riuscito a scoprirgli il volto. A tradire il secondo, invece, anche lui cliente assiduo, era stata la voce.

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