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Roma, rientrato in Italia Nomanulhaq: responsabile dei reati di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere

L'uomo è uno dei cugini della giovane Saman Abbas arrestato a Barcellona lo scorso febbraio

Roma, rientrato in Italia Nomanulhaq: responsabile dei reati di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere.

E’ terminata la latitanza, durata circa 9 mesi, di Nomanulhaq Nomanulhaq uno dei cugini della giovane Saman Abbas, arrestato a Barcellona lo scorso 14 febbraio a seguito di una attività del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Reggio Emilia, supportati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nomanulhaq, scortato da personale dello SCIP e giunto in aereo a Bologna alle 16.00, è stato preso in consegna dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che lo hanno tradotto presso il carcere del capoluogo emiliano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’uomo è destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dai magistrati emiliani in quanto ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere della giovane Saman Abbas in concorso con un cugino e lo zio della ragazza.

La consegna odierna conclude una vicenda iniziata il 30 aprile 2021, giorno della scomparsa della giovane Saman, che ha già portato all’arresto in Francia dello zio della ragazza, Hasnahin Danish, e del cugino Ijaz Ikram, entrambi già consegnati alle autorità italiane.

 

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