Roma: commemorata la morte dell’agente Antonio Galluzzo, vittima del terrorismo
Dopo aver disarmato i due agenti, i terroristi esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco contro i poliziotti, ferendoli entrambi
Roma: commemorata la morte dell’agente Antonio Galluzzo, vittima del terrorismo.
Ricorre oggi il 41esimo anniversario dell’uccisione dell’agente della Polizia di Stato Antonio Galluzzo ad opera di un commando composto da quattro terroristi dei NAR che, il 24 giugno 1982, attaccarono una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di vigilanza fissa presso l’abitazione del capo della rappresentanza dell’OLP in Italia, Nemer Hamad.
Dopo aver disarmato i due agenti, i terroristi esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco contro i poliziotti, ferendoli entrambi. Antonio Galluzzo, a seguito delle ferite riportate, morì durante il trasporto in ospedale. Mentre Giuseppe Pillon, l’altro agente rimase gravemente ferito.
Le indagini della Digos della Questura di Roma permisero, in meno di una settimana, di arrestare due degli autori dell’omicidio che, a seguito dei vari gradi di giudizio, nel 1988 furono condannati: Gilberto Cavallini e Walter Sordi alla pena dell’ergastolo, mentre Vittorio Spadavecchia e Pierfrancesco Vito coinvolti nel grave attentato furono condannati rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione. In sua memoria, alle ore 11 odierne, il Vice Questore Vicario di Roma Francesco Rattà ha deposto una corona di alloro, a nome del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, alla presenza della vedova, di familiari, e di autorità civili, militari e religiose, sulla lapide collocata all’interno del Commissariato di P.S. “Sant’Ippolito”, dove l’agente Galluzzo prestava servizio.
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