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Rivolta d’Adda, ruba dal dentista, scoperto grazie ad un altro furto in un capannone

L'uomo è stato trovato in casa con la refurtiva

Rivolta d’Adda (Cremona), ruba dal dentista, scoperto grazie ad un altro furto in un capannone.

Ha commesso altri due furti, uno presso un capannone e uno presso uno studio dentistico, ma è stato individuato e nuovamente denunciato dai carabinieri di Rivolta d’Adda. Si tratta di un volto noto perché già stato individuato come il presunto autore di una serie di razzie, con tanto di “spaccate”, avvenute il mese scorso a Rivolta d’Adda e Treviglio, in provincia di Bergamo.

Quest’ultimo si è rivelato essere uomo residente nella zona, con precedenti di polizia a carico, già sospettato di avere rubato il mese scorso all’interno di varie attività commerciali del paese e non solo e che i militari avevano denunciato, recuperando anche una gran parte della refurtiva razziata nei locali da lui visitati.

Non era la prima volta

L’uomo aveva colpito un bar, un negozio che vende sigarette elettroniche, un’agenzia assicurativa, un’autoscuola, una merceria, un esercizio commerciale che vende prodotti biologici, un negozio di parrucchiere, sempre sfondando porte o finestre con un tombino e rubando quello che trovava, ovvero il denaro lasciato come fondo cassa oppure prodotti.

I militari erano arrivati a lui acquisendo le immagini fornite dalle vittime e le immagini delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private e durante la perquisizione domiciliare erano stati trovati gli abiti che l’uomo aveva nel momento dell’ultimo furto al bar e numerosi oggetti risultati rubati nei negozi di Rivolta, ma non solo perché l’uomo aveva anche dei prodotti risultati rubati in due attività commerciali di Treviglio sempre nel marzo scorso.

Furto dal capannone

La nuova attività di indagine condotta dai militari di Rivolta è conseguenza della denuncia presentata la mattina del 6 aprile da un uomo che si è presentato nella caserma del posto per riferire che qualcuno, nella notte appena trascorsa, utilizzando un tombino, aveva sfondato un vetro dell’auto di un suo parente e aveva preso un telecomando con cui aveva aperto un cancello che permetteva di accedere a un suo capannone dal quale erano state rubate un’autovettura parcheggiata, tre motoseghe e altre attrezzature da lavoro.

I militari hanno pensato che l’autore potesse essere l’uomo che aveva commesso i furti a marzo e sono andati sotto casa sua dove hanno trovato l’auto rubata durante la notte, parcheggiata lungo la strada. Il veicolo era aperto e all’interno erano presenti le tre motoseghe e gli altri attrezzi rubati.

L’ammissione, la refurtiva e l’arresto

I militari sono andati a casa sua, l’uomo era presente e ha ammesso di avere rubato lui l’auto, le motoseghe e gli attrezzi. I militari hanno effettuato una perquisizione domiciliare e hanno trovato uno zaino, un computer, degli obiettivi per macchine fotografiche e altro, tutto materiale che era stato rubato la notte del 1 aprile presso uno studio dentistico di Rivolta.

Al termine dell’indagine che ha consentito di identificare il presunto ladro, l’autovettura, le motoseghe, gli utensili e il resto della refurtiva è stato restituito ai legittimi proprietari e l’uomo è stato denunciato per furto aggravato.

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