Questura di Padova smantella un’associazione a delinquere per truffe ed estorsioni agli anziani: 11 misure cautelari eseguite tra Veneto e Campania
Un’indagine avviata nel 2024 porta alla scoperta di una rete criminale con base a Napoli, responsabile di estorsioni e truffe agli anziani in tutta Italia.
Questura di Padova smantella un’associazione a delinquere per truffe ed estorsioni agli anziani: 11 misure cautelari eseguite tra Veneto e Campania.
La Polizia di Stato di Padova ha smantellato, tra Veneto e Campania, una associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e alle truffe in danno di anziani su tutto il territorio nazionale.
Su richiesta della Procura della Repubblica di Padova, disposti dal G.I.P. del Tribunale euganeo, 11 provvedimenti cautelari eseguiti dalla Squadra Mobile della Questura di Padova.
Il blitz è scattato alle ore 4 di venerdì 28 novembre con 100 poliziotti della Questura di Padova, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Napoli, che nel capoluogo partenopeo e in tutta la regione Campania hanno eseguito le misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti facenti parte dell’associazione a delinquere avente come capo promotore un 32enne pluripregiudicato, appartenente ad un noto clan camorristico operante nel “Rione Forcella”, con precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso, reati contro il patrimonio, stupefacenti, tentato omicidio, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Due le misure di custodia cautelare in carcere mentre per altri 9 sono state eseguite misure cautelari dell’obbligo di dimora e di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Quattro sono gli organizzatori dell’associazione a delinquere, tra loro una donna di 22 anni, pregiudicata per reati contro il patrimonio destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere, oltre a due giovani di 20 anni, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio.
Altri 10 componenti dell’organizzazione, tutti di origine campana, ricoprivano il ruolo di partecipanti all’associazione, con obblighi di dimora, obblighi di presentazione o indagati in stato di libertà.
Per tutti i capi di imputazione sono di associazione a delinquere finalizzata al compimento di estorsioni e truffe con la tecnica del finto maresciallo o del finto avvocato ai danni di persone anziane e fragili.
Nel corso dell’indagine sono stati riscontrati 15 episodi delittuosi commessi nel Nord e Centro Italia.
Recuperata e restituita alle vittime refurtiva per oltre 400.000 euro tra denaro contante, gioielli e preziosi.
Nella provincia di Padova nel 2025 sono stati commessi 671 reati di “truffa agli anziani”, di cui 258 nel capoluogo, con un profitto illecito stimabile in circa 5 milioni di euro.
L’indagine ha avuto inizio nel 2024 e ha rivelato una organizzazione criminale ben strutturata con al vertice un esponente della criminalità organizzata campana.
L’associazione operava con un “centralino” a Napoli, dove i telefonisti contattavano le vittime, e una rete di “esattori” inviati nelle varie città per raccogliere i proventi.
Il modus operandi prevedeva che la vittima venisse contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presentava come maresciallo o avvocato, riferendo che un familiare aveva causato un incidente e che era necessario pagare una cauzione per evitare conseguenze giudiziarie. Le vittime, colte dal panico, consegnavano denaro e preziosi agli esattori arrivati poco dopo a casa loro.
L’attività investigativa, condotta attraverso intercettazioni, pedinamenti, analisi dei tabulati e filmati, ha permesso di identificare i responsabili e dimostrare l’esistenza di una struttura gerarchica stabile, con ruoli precisi e guadagni sistematici derivanti dai reati.
Complessivamente tra il 2024 e il 2025 la Squadra Mobile di Padova ha arrestato 21 persone e indagato altre 16, tutti residenti nel napoletano.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

