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Processo Zaki, il giudice non si presenta: nuovo rinvio al 18 luglio

Tutti coloro che hanno manifestato a Bologna alla vigilia dell’udienza torneranno in piazza per chiedere ancora una volta, prima del 18 luglio, l'assoluzione e il ritorno a Bologna dello studente egiziano

Processo Zaki, il giudice non si presenta: nuovo rinvio al 18 luglio.

Il giudice titolare del processo contro Patrick Zaki non si è presentato all’udienza in programma a Mansura, in Egitto. Tutto rinviato al 18 luglio. Ne ha dato notizia lo stesso Zaki, al termine della brevissima udienza che si è tenuta con un sostituto.

«Il fatto che il giudice neanche si sia presentato per la decima udienza del processo a Patrick ci dice proprio quanto sia gradasso questo disprezzo per i diritti umani da parte della magistratura egiziana. Qui siamo di fronte ad un rinvio abnorme, di oltre due mesi». È il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

«Patrick trascorrerà il suo 32esimo compleanno ancora privo della completa libertà. La sua speranza di poter andare a Bologna per poter finalmente laurearsi a metà luglio svanisce. È un accanimento assurdo – prosegue Noury – del quale bisogna però che le istituzioni italiane chiedano conto al governo del Cairo, di quello che sta accadendo. È una persecuzione crudele, ingiustificata, che costringe Patrick a rimanere intrappolato in una vicenda che lo vede del tutto innocente».

Tutti coloro che hanno manifestato a Bologna alla vigilia dell’udienza torneranno in piazza per chiedere ancora una volta, prima del 18 luglio, l’assoluzione e il ritorno a Bologna di Patrick Zaki.

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