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Processo Tramontano, Impagnatiello: «A pranzo da mia madre col cadavere in auto»

«Si è voltata e l'ho colpita al collo»

Processo Tramontano, Impagnatiello: «A pranzo da mia madre col cadavere in auto».

Intervenendo in aula al processo per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello ha ammesso di aver ucciso la giovane e di averne occultato il cadavere. L’uomo ha spiegato che «la persona che ero in quel periodo non è quella di oggi. Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei punti che avevo sparsi, dei tasselli confusi. Ora posso parlare della reale verità, oggi sono una persona lucida».

Quando Giulia Tramontano gli annunciò di essere incinta, ha raccontato, «iniziò un’altalena confusionale. Da una parte c’era la gioia per la costruzione di una famiglia con Giulia, dall’altra parte invece motivazioni personali e di coppia che facevano da ostacolo».

Processo Tramontano, Impagnatiello A pranzo da mia madre col cadavere in auto (1)

«Io a Giulia non ho mai fatto credere di essere pazza. Avevo costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato», ha detto Impagnatiello durante l’interrogatorio al processo a Milano in cui ha di nuovo ammesso di aver ucciso e occultato il corpo della fidanzata che ha accoltellato un anno fa nella loro casa di Senago.

Impagnatiello ha confermato di averle continuato a dire che il bambino di cui era incinta Giulia non era suo. Rispondendo alle domande del pubblico ministero nel processo a suo carico per omicidio, Impagnatiello ha anche ammesso di aver falsificato il test del Dna per far credere all’amante di non essere il padre del bimbo di cui era incinta Giulia.

Processo Tramontano, Impagnatiello A pranzo da mia madre col cadavere in auto (2)

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