Polizia di Stato, calo dei reati nel 2018
Calo dei reati a Milano e città metropolitana nel 2018. I dati sono sono stati diramati dal niovo Questore Sergio Bracco che si è appena insediato a Milano. La commissione di reati nel complesso scende del 4,20% in città e del 3,38% in provincia. In linea anche il calo dei furti, che segna una flessione del 4,49% a Milano e del 5,24% nell’hinterland (con circa 89mila episodi in termini assoluti nel primo caso, e 150mila nel secondo). Gli omicidi volontari perpetrati nel capoluogo lombardo sono stati 6, il 45% in meno rispetto al 2017 (22 nella provincia e a Monza, -15.38% sull’anno precedente). A due cifre invece il calo delle rapine, che scendono del 16% con 2476 episodi nella sola città. I risultati sono da imputare, anche, ad un aumento dei controlli: sono infatti tutti positivi di almeno il 2,5 per cento i dati aspetto ai soggetti arrestati (3480 a Milano, 3786 in provincia) e a quelli indagati (oltre 10mila). Per quanto riguarda la sola polizia, fra gli uffici più impegnati quello che controlla l’immigrazione: quella di Milano è infatti la questura che fa più rimpatri in Italia, con 1180 fogli di via firmati, circa il 3% in più del 2017: «Significa circa 4 rimpatri al giorno domeniche comprese: un grande sforzo visto che si tratta di un’operazione complicata, che coinvolge i tribunali, i giudici di pace e i consolati» ha spiegato il questore di Milano, Sergio Bracco, intervenendo in conferenza stampa. Dati positivi sono quelli che riguardano il contrasto alla droga: nel 2018 ne sono stati sequestrate 2 tonnellate (il 63% in più rispetto all’anno precedente). Si tratta soprattutto di cannabinoidi (oltre una tonnellata), ma anche di cocaina (265 chili, dato sestuplicato rispetto al dato del 2017) ed eroina (13 chili). E anche gli arresti per i reati collegati hanno il segno più: oltre mille quelli per spaccio, circa 70 quelli per traffico internazionale di stupefacenti. In ogni caso, a detta del questore Bracco, «la cosa più importante è recuperare un tossicodipendente più che arrestare uno spacciatore, perché questo viene sostituito e non si fa altro che spostare il problema»; quello che però allarma di più è «l’abbassamento dell’età dei consumatori, che si trovano sempre più spesso nelle scuole. Speriamo che l’operazione “Scuole sicure” dia i suoi frutti» ha auspicato il numero uno di via Fatebenefratelli. Un altro segno meno, di quasi il 10%, è quello che riguarda le richieste di aiuto al 112, il numero unico di emergenza, con il conseguente calo di oltre il 37% di interventi da parte della polizia; ma per quanto riguarda l’ufficio prevenzione generale, gli arresti sono stati comunque oltre mille e quasi 5mila gli indagati in un anno. Davvero pochi, infine, nel 2018 gli arrestati per mafia: appena 3 le persone coinvolte in indagini della squadra Mobile milanese, con un calo di quasi il 60 per cento rispetto all’anno precedente, con numeri che erano già esigui.
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