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Pisa, rissa al bar tra bottigliate e catene: la Polizia ricostruisce gli avvenimenti

Pisa, l’ Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico della Questura di Pisa ha concluso gli accertamenti in ordine alla rissa scoppiata il 3 aprile scorso all’ esterno di un bar di via Toscoromagnola a Riglione. I fatti così come ricostruiti attraverso testimonianze e filmati: verso le h 17 un giovane italiano, in via di compiuta identificazione, litiga all’ esterno del bar con 3 o 4 giovani albanesi. Questi come gesto di sfida gli buttano della birra addosso e, alla sua replica di non aver paura di loro, lo aggrediscono con bottigliate. Una ragazza di passaggio, vedendo la scena, interviene per separarli ma nel trambusto riceve una gomitata. La sua testimonianza assieme ad un filmato girato da un passante sarà fondamentale per i poliziotti per ricostruire appieno la vicenda. L’ aggredito a sua volta si difende con la catena della bicicletta, per poi allontanarsi dal luogo sempre a bordo della bicicletta. I 3 albanesi rimediano ferite lacero contuse e si recano in ospedale, dove ai poliziotti che li hanno identificati hanno dichiarato, per sviare le indagini, di essersi procurati le ferite inavvertitamente, ma le prove raccolte dagli investigatori li hanno inchiodati. Non hanno voluto fornire indicazioni sui motivi della violenta lite. I 3, tra i 23 ed i 27 anni di età, in regola col soggiorno e residenti a Pisa, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per rissa aggravata, avviate inoltre le procedure x la irrogazione di misure di prevenzione del Questore, trattandosi di soggetti ritenuti socialmente pericolosi.
E sempre l’ Ufficio Prevenzione generale della Questura ha denunciato un cittadino del Burkina Faso 25enne per i resti di minaccia aggravata e porto di oggetti atti ad offendere. Verso le 8.40 di ieri un 34enne di Pisa ha allertato il 113 per un extracomunitario che senza motivo, lo aveva aggredito nella galleria Gramsci. Una volante è prontamente intervenuto, rintracciando lo straniero a poca distanza, che cercava di allontanarsi verso la stazione. I poliziotti lo hanno perquisito, scavando nella manica del giubbotto la spranga in metallo con cui l’ uomo aveva minacciato il malcapitato. Sono stati sentiti anche testimoni, che hanno confermato i fatti. Il cittadino del Burkina Faso è stato accompagnato in Questura per gli adempimenti di rito; si è giustificato dicendo di aver scambiato il pisano per uno dei tunisini che qualche giorno prima gli avevano rubato dei soldi, minacciando. Così da Capannori dove risiede regolarmente ha preso un treno armato di spranga, per vendicarsi dell’ affronto, sbagliando però clamorosamente obiettivo. La spranga gli è stata sequestrata, è stato denunciato alla Procura della Repubblica e, avendo altri precedenti specifici che lo hanno fatto qualificare come socialmente pericoloso, il Questore ha emesso nei suoi confronti la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio verso il comune di residenza, con divieto di ritorno a Pisa per 3 anni, pena ulteriore denuncia all’ Autorità giudiziaria.

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