Pavia. Violenza sessuale su alunna di 12 anni. L’insegnante, 36enne, già ai domiciliari dal 2021, sconterà la restante parte della pena in carcere
L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di raccogliere numerosi elementi di prova a carico del predetto professore, anche tramite il sequestro di materiale informatico risultato utile alla ricostruzione dei fatti.
Pavia. Violenza sessuale su alunna di 12 anni. L’insegnante, 36enne, già ai domiciliari dal 2021, sconterà la restante parte della pena in carcere.
In seguito all’espletamento di articolate indagini di polizia giudiziaria, personale della Polizia di Stato in forza alla Squadra Mobile di Pavia – sezione specializzata in materia di reati sessuali – in data 13.03.2024 ha tradotto presso la Casa Circondariale di questo capoluogo, “Torre del Gallo”, un professore trentaseienne italiano, per l’espiazione della pena residua della reclusione di anni 7, che avrà termine il 22.04.2028.
La traduzione al carcere segue alla condanna in via definitiva emessa, in data 05.03.24, dalla Suprema Corte di Cassazione per vari episodi di violenza sessuali commessi tra il maggio del 2019 e il gennaio del 2021 dal professore in danno di un’alunna, dodicenne, che a quel tempo frequentava l’istituto dove l’uomo insegnava italiano.
In seguito alla denuncia presentata dai genitori dell’alunna, gli investigatori della Squadra Mobile di Pavia, nel corso delle indagini, avevano accertato che il docente, in servizio presso una scuola secondaria di primo grado del centro pavese, aveva carpito la fiducia di una propria alunna con la scusa di farle approfondire alcuni temi di letteratura incontrandola in contesti extrascolastici.
La minore, sentendosi un’alunna “privilegiata”, in un primo momento assecondava il professore, per poi cadere in una spirale di incontri di natura sessuale che le causavano via via sempre maggiori disagi, sino ad indurla ad una condizione di preoccupante anoressia.
L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di raccogliere numerosi elementi di prova a carico del predetto professore, anche tramite il sequestro di materiale informatico risultato utile alla ricostruzione dei fatti.
Nell’occasione, l’uomo veniva altresì sottoposto alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione perpetua da incarichi, uffici, scuola, istituti pubblici e privati, nonché alle misure di sicurezza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da minori per anni 1 e divieto di svolgere lavori in contatto con minori per anni 1.
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