fbpx
CAMBIA LINGUA

Pavia, contrasto alle frodi in pregiudizio degli Enti previdenziali ed assistenziali. Anomalie nell’erogazione dell’assegno sociale e verifiche da parte dei Carabinieri

I risultati dell'indagine sono stati significativi ed hanno consentito di deferire 17 soggetti, in stato di libertà per il reato di Indebita percezione di erogazioni pubbliche

Pavia, contrasto alle frodi in pregiudizio degli Enti previdenziali ed assistenziali. Anomalie nell’erogazione dell’assegno sociale e verifiche da parte dei Carabinieri.

Nel mese di maggio 2022 il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pavia ed il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pavia, nel perseguire l’obiettivo di contrastare le frodi in pregiudizio degli Enti previdenziali ed assistenziali, hanno avviato una complessa ed articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, nell’ambito dell’erogazione dell’Assegno Sociale da parte dell’INPS.

L’attività investigativa ha riguardato l’esame di circa 500 posizioni di soggetti, percettori di origine straniera, residenti nella provincia di Pavia, che presentavano diverse anomalie, quali ad esempio iscrizioni di irreperibilità all’anagrafe comunale, mancata scelta del medico curante, mancata sottoposizione al vaccino obbligatorio durante il periodo pandemico. Nei casi sospetti attenzionati i Carabinieri hanno effettuato anche verifiche direttamente sul luogo di residenza, presso gli studi dei medici di base anche attivando i canali di cooperazione internazionale di Interpol per la localizzazione all’estero dei soggetti interessati ovvero per l’accertamento dell’avvenuto decesso.

Pavia, contrasto alle frodi in pregiudizio degli Enti previdenziali ed assistenziali. Anomalie nell'erogazione dell'assegno sociale e verifiche da parte dei Carabinieri

Il fenomeno investigato ha riguardato principalmente alcune casistiche:

  • percettori che hanno lasciato definitivamente il territorio nazionale senza effettuare la dovuta comunicazione all’ente previdenziale continuando a prelevare (mediante circuiti ATM ovvero con emissione di assegni bancari) dal proprio paese di origine il denaro accreditato su conto corrente italiano;
  • percettori che, approfittando di brevi periodi lavorativi come badanti, dichiaravano la residenza presso il luogo lavorativo salvo poi rientrare presso il paese di origine una volta ottenuto il beneficio dell’assegno sociale;
  • percettori deceduti i cui parenti prossimi approfittando della mancata comunicazione all’ente previdenziale dell’evento, prelevavano le somme accreditate ogni mese dall’INPS.

I risultati di una prima fase dell’indagine sono stati significativi ed hanno consentito di deferire, in stato di libertà per il reato di Indebita percezione di erogazioni pubbliche, nr. 17 soggetti (2 russi, 1 sudafricano, 6 albanesi, 1 indiano, 4 ucraini, 1 peruviano, 1 uruguaiano ed 1 rumeno) tra i quali una donna, di origine albanese ma radicata nel territorio dell’Oltrepò pavese, che approfittando della mancata comunicazione all’ente previdenziale della morte della suocera percettrice dell’assegno sociale, ha continuato a prelevare le somme accreditate ogni mese dall’INPS fino a quando la carta postamat, associata la conto postale della suocera, non è scaduta.

In data odierna, pertanto, i Carabinieri hanno eseguito, a carico dei sopraindicati un Ordine di misura Cautelare Reale emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pavia, per complessivi € 569.932 con sequestri preventivi e per equivalente delle somme di denaro esistenti sui conti correnti degli indebiti fruitori.

L’indagine sviluppata dai Comandi suddetti, per la sua natura innovativa e peculiare, ha dato spunto ad un’articolata manovra investigativa del Comando Carabinieri per Tutela Lavoro che, sulla base di un modello investigativo approntato, ha esteso la vigilanza sull’erogazione delle prestazioni sociali su tutto il territorio nazionale, garantendo la tutela degli aventi diritto e la corretta gestione delle risorse pubbliche.

Si segnala a tal proposito la recente operazione dei militari del Nucleo Operativo del Comando Gruppo per la Tutela Lavoro di Milano che ad inizio febbraio 2024 hanno deferito nr. 6 soggetti stranieri per analoghi reati e scoperto un danno alla Casse dello Stato per oltre 800.000 €.

Si evidenzia che i procedimenti penali si trovano nella fase delle indagini preliminari e che le responsabilità in merito saranno definitivamente accertate solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.

 

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano