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Oltre 26 tonnellate di cocaina sequestrate nel 2022: è record assoluto, con un aumento del 22%

I dati della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza

Oltre 26 tonnellate di cocaina sequestrate nel 2022: è record assoluto, con un aumento del 22%.

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha presentato oggi la propria relazione annuale.

Dai dati emerge un aumento in assoluto di sequestri di cocaina, che toccano la quota record di 26,1 tonnellate nel 2022 (22% in più rispetto all’anno precedente) confermando il trend in continuo aumento (+127,76% rispetto al 2018).

Nel complesso si evidenzia, invece, un calo nella quantità complessiva di droga sequestrata: 75 tonnellate contro le 92,8 del 2021 (19% in meno).

La relazione segnala una netta ripresa dei traffici dopo l’esaurimento degli effetti della pandemia ed anche nuove soluzioni più efficienti per la consegna delle sostanze: internet, corrieri postali e commerciali, piattaforme crittografate.

I dati del 2022 confermano la centralità del territorio italiano all’interno dei traffici europei di cocaina, in arrivo principalmente da due rotte: quella balcanica e quella sudamericana.

All’interno di questo scenario riveste un ruolo cruciale il porto nazionale di Gioia Tauro (Reggio Calabria), dove sono concentrati l’80,35% dei sequestri di cocaina che hanno luogo alla frontiera marittima, con un’incidenza del 61,73% sul totale nazionale.

Il flusso di cocaina proveniente dai Paesi sudamericani è in costante aumento, in particolare dall’Ecuador (61,74%), dal Brasile (10,85%) e dal Guatemala (8,21%). Nel contesto della tratta sudamericana si conferma “il ruolo egemone della ‘ndrangheta calabrese, che continua a rappresentare l’organizzazione mafiosa italiana più insidiosa e pervasiva, oltre che una delle più potenti organizzazioni criminali al mondo”.

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