Novara. Sotto effetti di sostanze, un ragazzo aggredisce la compagna, chiusa in auto per la paura con la figlia neonata. Arrestato 21enne marocchino
Per tutto il tempo necessario per la redazione degli atti di rito il ragazzo non mostrava alcun ravvedimento, ed anzi continuava a colpire per ore le porte ed i vetri dei locali della Questura.
Novara. Sotto effetti di sostanze, un ragazzo aggredisce la compagna, chiusa in auto per la paura con la figlia neonata. Arrestato 21enne marocchino.
Nel pomeriggio di lunedì 11 marzo, gli equipaggi della Polizia di Stato di Novara – nello specifico della Squadra Volante della Questura – intervenivano in via Brofferio, in quanto una donna segnalava su NUE 112 che il proprio compagno, classe 2003, di nazionalità marocchina, presumibilmente sotto effetto di sostanze, poneva atteggiamenti violenti e minacciosi nei suoi confronti.
Nello specifico la ragazza, classe 2001, riferiva di essersi chiusa nella propria autovettura assieme alla figlia di appena un mese e il proprio animale domestico per evitare di essere aggredita. In lacrime, la ragazza richiedeva l’immediato intervento in quanto il compagno stava iniziando a colpire violentemente il finestrino per infrangerlo ed accedere all’interno.
Gli agenti della Squadra Volante, giunti immediatamente sul posto, trovavano la donna in lacrime e in forte stato di agitazione. Nel tempo necessario per arrivare sul posto, il ragazzo era riuscito ad infrangere il finestrino, i cui vetri avevano attinto sul volto la donna e la figlia, pertanto si richiedeva l’immediato intervento di personale del servizio sanitario d’emergenza.
Immediatamente i poliziotti contenevano il ragazzo e lo accompagnavano in Questura per meglio addivenire ad una completa ricostruzione degli eventi. Dopo essere stata visitata in Ospedale ed essere stata refertata, la donna veniva ascoltata dagli agenti intervenuti. Riferiva di una situazione sentimentale divenuta pericolosa negli ultimi mesi in quanto lui avrebbe iniziato ad assumere farmaci che alterano il suo comportamento rendendolo aggressivo e violento.
Per questi motivi si decideva di deferire in stato di arresto il giovane. Per tutto il tempo necessario per la redazione degli atti di rito il ragazzo non mostrava alcun ravvedimento, ed anzi continuava a colpire per ore le porte ed i vetri dei locali della Questura.
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