Neonati uccisi e sepolti nel giardino di casa: arrestata Chiara Petrolini
La giovane di 22 anni accusata dell'omicidio dei suoi due figli neonati, ritrovati nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo. Disposti gli arresti domiciliari dopo nuove prove emerse. La comunità locale è sconvolta.
Neonati uccisi e sepolti nel giardino di casa: arrestata Chiara Petrolini.
Chiara Petrolini, 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso e occultato i corpi dei suoi due figli neonati, trovati sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. Le indagini, durate settimane, hanno portato alla conferma che entrambi i bambini erano figli della ragazza e del suo fidanzato Samuel, come dimostrato dai test del DNA. La giovane è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori sviluppi.
Il procuratore capo di Parma, Alfonso d’Avino, ha rivelato che le prime indagini non avevano portato all’arresto immediato della ragazza a causa dell’assenza di “esigenze cautelari” e del fatto che la casa fosse già sotto sequestro. Tuttavia, il ritrovamento di un secondo corpo ha cambiato la situazione, conducendo a una nuova richiesta d’arresto. Durante la conferenza stampa, il procuratore ha dichiarato che ci sarebbero stati segnali preoccupanti già durante la gravidanza di Chiara, che sembrano indicare che la giovane avesse deciso in anticipo di non far sopravvivere i neonati al parto.
La dinamica dell’omicidio è stata descritta come un episodio tragico in cui uno dei neonati è morto per uno shock emorragico causato dal taglio del cordone ombelicale senza la sua corretta chiusura. L’esperta forense ha stabilito che il corpo è stato trasportato dai cani nella posizione in cui è stato ritrovato. La comunità locale è sconvolta: chi conosceva Chiara la descrive come una ragazza “bravissima e gentile”, incapace di compiere un simile atto. Anche i suoi familiari e amici sono sotto shock e sembrano essere stati all’oscuro delle due gravidanze.
La madre del fidanzato ha espresso forte incredulità riguardo alla possibilità che la ragazza abbia agito da sola, mentre un’altra residente del paese, che la conosceva, ha confermato che nessuno, inclusi i familiari stretti, sembrava sapere nulla delle gravidanze o degli omicidi. Il caso, estremamente delicato, ha scosso profondamente la comunità e lascia ancora molti interrogativi aperti.
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