‘Ndrangheta, blitz contro le cosche Piromalli e Molè: 49 arresti

‘Ndrangheta, blitz contro le cosche Piromalli e Molè: 49 arresti.

Le cosche Piromalli e Molè al centro del blitz che in queste ore ha colpito la piana di Gioia Tauro. Un’operazione contro la ‘ndrangheta quella condotta dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri, coordinata dalla Procura antimafia di Reggio Calabria. In manette 49 persone (34 in carcere e 15 agli arresti domiciliari).

Le indagini, dirette dal Procuratore Giovanni Bombardieri, fotografano le dinamiche tra i due clan nei mesi che precedono la scarcerazione di Giuseppe Piromalli, dopo oltre un ventennio dietro le sbarre. Contestati, tra gli altri, i reati di “associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, traffico di sostanze stupefacenti e porto e detenzione di armi comuni e da guerra”.

L’operazione, denominata “Hybris”, “a sottolineare la tracotanza che caratterizza l’imposizione della vis mafiosa”, – precisa in una nota l’Ufficio Stampa del Comando Generale dei Carabinieri – oltre alle misure personali, ha riguardato anche il sequestro preventivo di una ditta attiva nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli e di due proprietà immobiliari. Il valore complessivo stimato è in circa 1 milione di euro.

Tra gli indagati anche un militare della Guardia di Finanza e un sacerdote. Il primo dovrà rispondere di “rilevazione di segreto d’ufficio”. Il secondo, invece, di “false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria”.

“Hybris” ricostruisce, inoltre, le relazioni e gli affari dei Piromalli e Molè con le altre mafie, soprattutto in Puglia e in Sicilia. Altro capitolo significativo dell’inchiesta quello sulle importazioni della cocaina dal Sudamerica: “il sistema di collaborazione tra le diverse realtà della ‘ndrangheta garantisce minori spese e notevoli facilitazioni, oltre all’intuibile riduzione del «rischio d’impresa» in caso di sequestri”.