Natale di apprensione in Emilia-Romagna: fiumi sorvegliati speciali, evacuazioni nel Ravennate e allerta in graduale calo
Fiumi sotto osservazione tra Bolognese e Ravennate: il Senio supera la soglia rossa, scattano evacuazioni precauzionali mentre da domani l’allerta meteo scende ad arancione.
Natale di apprensione in Emilia-Romagna: fiumi sorvegliati speciali, evacuazioni nel Ravennate e allerta in graduale calo.
Un Natale segnato dall’ansia e dalla vigilanza costante quello vissuto in Emilia-Romagna, dove il maltempo degli ultimi giorni ha messo sotto pressione il reticolo idraulico regionale, costringendo autorità e Protezione civile a mantenere livelli di allerta elevati, soprattutto nelle aree di pianura tra Bolognese, Ferrarese e Ravennate.
Sotto osservazione ci sono in particolare gli affluenti di destra del fiume Reno, che in diversi punti hanno raggiunto e in alcuni casi superato le soglie di guardia. Una situazione delicata ma, almeno per il momento, senza esondazioni, grazie anche al funzionamento delle opere di contenimento e alla costante attività di monitoraggio.
Senio sopra la soglia rossa: evacuazioni a Castel Bolognese
Il quadro più critico si è registrato nel Ravennate. A Castel Bolognese, il Comune ha disposto un’evacuazione urgente per le persone residenti lungo il fiume Senio, dopo che il livello dell’acqua, nella frazione di Tebano, ha superato la soglia di massima urgenza. Una decisione presa a scopo puramente precauzionale, ma inevitabile di fronte all’innalzamento repentino del corso d’acqua.
L’amministrazione comunale ha invitato i cittadini raggiunti dall’ordine di evacuazione a recarsi presso il palasport, allestito come centro di accoglienza temporaneo per garantire assistenza e sicurezza alle persone coinvolte. Sul posto sono intervenuti volontari e operatori della Protezione civile, impegnati nella gestione dell’emergenza e nel supporto logistico.
Allerta rossa in pianura, ma il peggio sembra alle spalle
Per tutta la giornata di Natale, la pianura bolognese — insieme a porzioni di territorio ferrarese e ravennate — è rimasta in allerta rossa, il livello massimo di criticità. La Protezione civile dell’Emilia-Romagna ha continuato a seguire minuto per minuto l’evoluzione dei livelli idrometrici, segnalando come i punti di maggiore criticità si stessero progressivamente spostando verso est, dal Bolognese al Ravennate.
Nonostante la tensione, le previsioni meteo hanno iniziato a offrire segnali incoraggianti. L’attenuazione delle precipitazioni, attesa già nelle ore successive, dovrebbe infatti contribuire a una graduale diminuzione dei livelli dei fiumi e, di conseguenza, del rischio idraulico complessivo.
Da rossa ad arancione: allerta in diminuzione dal 26 dicembre
Proprio sulla base di queste previsioni, dalla mezzanotte l’allerta per la pianura bolognese — e per parte di quella ferrarese e ravennate — è destinata a scendere da rossa ad arancione. Un passaggio che non significa fine dell’emergenza, ma indica una fase di attenzione meno critica rispetto alle ore precedenti.
Per la giornata di domani, 26 dicembre, non si escludono deboli precipitazioni sparse lungo i rilievi appenninici. La criticità idraulica residua sarà legata soprattutto alla propagazione dei colmi di piena, in particolare per i fiumi Idice e Sillaro, che tuttavia risultano in graduale diminuzione.
Resta l’incognita frane nelle aree collinari e montane
Se la situazione dei fiumi tende lentamente a migliorare, resta alta l’attenzione sulle fasce collinari e montane, dove il terreno già saturo d’acqua potrebbe favorire smottamenti e frane. Un rischio che accompagna spesso queste fasi di maltempo prolungato e che impone prudenza negli spostamenti, soprattutto lungo le strade secondarie.
La Protezione civile invita i cittadini a mantenersi informati attraverso i canali ufficiali e a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali. In un territorio che negli ultimi anni ha conosciuto più volte la fragilità del proprio equilibrio idrogeologico, anche questo Natale si è trasformato in una prova di resilienza collettiva, affrontata con vigilanza, prevenzione e un costante lavoro di coordinamento sul campo.
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