Napoli, rimossi “altarini” installati abusivamente per ricordare persone o eventi riconducibili alla criminalità organizzata
Si prosegue quindi su quanto programmato nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dell’area metropolitana dello scorso 4 marzo, con il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, i vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, della Procura della Repubblica presso il Tribunale e della Procura generale presso la Corte d’Appello, e in relazione a quanto definito a livello operativo nel successivo tavolo tecnico di coordinamento tenuto in Questura alla presenza di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale. In questi giorni si sta lavorando, con gli operatori di Napoli Servizi, alla rimozione di alcuni manufatti e alla copertura di scritte riconducibili a queste tematiche . E’ di stamani il doppio intervento in Via Ianfolla a Scampia raffigurante Vincenzo Napoli e in via San Pantaleone ai Quartieri Spagnoli, per Gennaro Verrano. ” I volti di questi giovani morti ammazzati vanno tolti dalla strade ma poi vanno disegnati nelle nostre stanze, nelle stanze delle istituzioni perché questi ragazzi vanno protetti in vita, per non consegnare loro come destino il carcere o una bara. Non ci devono essere altarini consolatori, ma avere vivi i nostri giovani. È un dovere togliere quei segni del potere ma lo è anche fare molto di più affinché si spezzi quell’eredità criminale che di maschio in maschio si trasmette nelle famiglie del sistema. ” commenta l’assessore alla sicurezza e Polizia locale Alessandra Clemente
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