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Napoli, l’ombra della Camorra sulle gare di appalto truccate negli ospedali: coinvolte 40 persone

Napoli, dalle prime ore dell’alba di oggi, la Polizia di Stato su delega della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia -, sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di oltre 40 persone, alcune appartenenti all’Alleanza di Secondigliano, altri pubblici ufficiali ed imprenditori, coinvolti nell’alterazione di gare di appalto ospedaliere, estorsioni alle ditte operanti presso le predette strutture: servizio di trasporto ammalati, onoranze funebri, imprese di costruzione, imprese di pulizie.

“Una indagine complessa che ha permesso di disvelare un sistema di controllo del territorio da parte di una potente organizzazione camorristica caratterizzata da un’attività massiva e capillare di estorsioni in una zona della città di Napoli” – dichiara il Prefetto Francesco Messina.

“Il clan Cimmino Caiazzo – continua -, ha controllato ogni tipo di attività economica svolta nella zona Vomero Arenella. Le nostre indagini hanno disvelato un sistema di condizionamento di ogni tipo di appalto che riguardasse le attività pertinenti alla cosidetta zona ospedaliera di Napoli caratterizzata dalla presenza dei più grandi plessi ospedalieri del sud Italia. Con gli arresti di oggi la Polizia di Stato e la Procura di Napoli hanno inferto un duro colpo a una agguerrita associazione mafiosa disvelandone gli interessi criminali condivisi con  il potentissimo clan Licciardi egemone nell’alleanza di Secondigliano”.

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