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Napoli, la cerimonia per la XII edizione del “Premio Ammaturo – Legalità Città di Napoli”

Antonio Ammaturo venne ucciso nel 1982 in un agguato rivendicato dalle Brigate Rosse in piazza Nicola Amore, insieme all’Agente Scelto Pasquale Paola

Napoli, si è tenuta oggi, presso la Basilica di San Gennaro Extra Moenia – Catacombe di San Gennaro a Napoli, alla presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini, la XII Edizione del “Premio Ammaturo – Legalità Città di Napoli”, istituito alla memoria del Dirigente della Squadra Mobile di Napoli ucciso nel 1982 in piazza Nicola Amore insieme all’Agente Scelto Pasquale Paola.

Antonio Ammaturo, nel 1955, all’età di 30 anni, entrò in Polizia e dopo aver prestato servizio in diverse Questure, nel1981 fu nominato Dirigente della Squadra Mobile di Napoli, nel difficile e impegnativo scenario del post-terremoto, della guerra di camorra e del terrorismo.

Il 15 luglio del 1982 venne ucciso in un agguato rivendicato dalle Brigate Rosse in piazza Nicola Amore, insieme all’Agente Scelto Pasquale Paola.

Quest’anno il Premio è stato consegnato ai poliziotti che si sono distinti in operazioni di rilievo:

3° Premio : ai poliziotti della I Sezione della Squadra Mobile della Questura di Napoli e alla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. Portici – Ercolano;

2° Premio : alla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Scampia;

1° Premio: al personale dell’8^ Sezione Catturandi della Squadra Mobile della Questura di Napoli, della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. Castellammare di Stabia, del N.O.C.S., del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Polizia Scientifica.

Il Capo della Polizia, nel suo intervento ha ricordato la figura di Ammaturo dichiarando: “Era un uomo molto pragmatico e un profondo conoscitore del territorio” – e ha continuato – “C’è un filo che lega il sacrificio di Ammaturo ai giorni nostri, quando un agente di polizia senza timore interviene e rischia la vita e viene gravemente ferito. Questo filo che lega queste attività, questi atti di eroismo quotidiano, è ciò che a noi della Polizia inorgoglisce”.

 

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