Montesilvano: servizi per la prevenzione dei furti in abitazione, un arresto dei Carabinieri
A seguito di perquisizioni personali, celato nei pantaloni di uno dei due fermati, veniva rinvenuto un coltello a serramanico.
Montesilvano: servizi per la prevenzione dei furti in abitazione, un arresto dei Carabinieri
Proseguono costanti ed intensificate le operazioni dei militari dell’Arma dei Carabinieri nella città Adriatica volte al contrasto ed alla repressione delle attività illecite. Sono tuttora in corso, da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Montesilvano, mirate attività di polizia giudiziaria volte alla prevenzione dei reati in genere con particolare attenzione riposta sui furti in appartamento e su autovetture in sosta.
Nella giornata del 9 novembre, proprio nell’ambito di tali servizi, una pattuglia in servizio dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. di Montesilvano nel transitare nella Via Milano, notava due soggetti di origine tunisina aggirarsi con fare sospetto nelle vicinanze delle abitazioni, si guardavano costantemente intorno e si avvinavano agli ingressi per poi allontanarsi repentinamente. I militari quindi, allarmati da tale atteggiamento, procedevano a fermarli tempestivamente per sottoporli ad un controllo di polizia giudiziaria.
I sospetti dei Carabinieri sono risultati fondati in quanto, a seguito di perquisizioni personali, celato nei pantaloni di uno dei due fermati, veniva rinvenuto un coltello a serramanico.
Nell’occasione si accertava che nessuno dei due giovani, rispettivamente cl. 2006 e 2005, fosse in possesso di documenti identificativi motivo per cui venivano condotti presso gli uffici della Compagnia Carabinieri allo scopo di procedere alla loro identificazione compiuta.
Durante le procedure di identificazione svolte, emergeva che a carico del soggetto classe 2006, fosse pendente un’ordinanza di custodia cautelare emessa in data 4 novembre dal Tribunale di Bolzano per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere, percosse e lesioni personali.
Per tali ragioni l’uomo, al termine delle attività, veniva dichiarato in stato di arresto ed una volta ultimate le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Pescara ove rimarrà ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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