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Modica, enormi quantità di droghe tra piumoni lavati e flaconi di detersivi: gestore di una lavanderia avvia un vero e proprio business illecito.

I Carabinieri hanno tratto in arresto tre soggetti modicani: un 32enne celibe, disoccupato, un 39enne coniugato, esercente ed un 48enne celibe ed esercente.

Modica, enormi quantità di droghe tra piumoni lavati e flaconi di detersivi: gestore di una lavanderia avvia un vero e proprio business illecito.

Nel primo pomeriggio di giovedì i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modica, impegnati in un servizio di contrasto al consumo ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto tre soggetti modicani: un 32enne celibe, disoccupato, un 39enne coniugato, esercente ed un 48enne celibe ed esercente. I militari dell’Arma, a seguito di varie segnalazioni da parte di alcuni residenti, hanno intrapreso approfondite attività d’indagine che, tramite osservazioni e pedinamenti, hanno permesso di appurare l’esistenza di una fiorente attività di spaccio all’interno di una nota lavanderia sita a Modica Sorda.

I tre uomini, infatti, di cui uno è gestore dell’attività commerciale, approfittando dell’andirivieni dei clienti, avevano avviato un vero e proprio business alternativo di natura illecita vendendo al dettaglio, all’interno del locale in questione, droga di vario tipo. La perquisizione locale, condotta col supporto del nucleo Carabinieri cinofili di Nicolosi (CT) ed il collega a quattro zampe Ivan, consentiva di rinvenire, ben occultati tra piumoni appena lavati e bottiglie di detersivo, 9 panetti di hashish da 100 grammi, 9 cilindri della stessa sostanza da 50 grammi ciascuno per un totale di quasi 2 chili, circa 100 grammi di cocaina, oltre seimila euro in contanti, provento dell’attività illecita, ed una pistola calibro 6.35 con 46 cartucce del medesimo calibro, nonché materiale per la pesatura, taglio e confezionamento delle sostanze stupefacenti, tutto sottoposto a sequestro.

Una trovata molto originale quella dei tre uomini, sia perché la presenza degli acquirenti delle sostanze psicotrope, tra i regolari clienti della lavanderia, non avrebbe destato sospetti, sia perché l’intenso odore di additivi e componenti chimici avrebbe tratto in inganno l’olfatto dei cani impiegati in eventuali servizi antidroga. Tratti in arresto e posti agli arresti domiciliari, a seguito dell’udienza di convalida, ai tre veniva applicata la medesima misura cautelare su disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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