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Modena, in caserma con il cadavere della moglie uccisa nel furgone: il marito per cinque ore davanti al giudice

Paltrinieri è indagato per omicidio volontario pluriaggravato

Modena, in caserma con il cadavere della moglie uccisa nel furgone: il marito per cinque ore davanti al giudice.

Si è tenuta in carcere a Modena l’udienza di convalida dell’arresto di Andrea Paltrinieri, l’ingegnere 48enne che lunedì si è presentato alla caserma del Comando provinciale dei Carabinieri per confessare di aver ucciso la moglie Anna Sviridenko, 41enne bielorussa, il cui cadavere era nel furgone parcheggiato proprio di fronte la caserma.

Paltrinieri è indagato per omicidio volontario pluriaggravato poiché il delitto è avvenuto contro un coniuge e con premeditazione. L’uomo, nel corso dell’udienza durata cinque ore, ha reso dichiarazioni e risposto alle domande che gli venivano formulate.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Modena si è riservato, in merito alla richiesta di convalida dell’arresto da parte della procura di Modena con applicazione della custodia cautelare in carcere.

«Anna era una delle migliori allieve della scuola di specializzazione». Pietro Torricelli, direttore del dipartimento di attività integrata di Radiologia dell’azienda ospedaliero universitaria di Modena ha così ricordato la vittima.

«Aveva già conseguito una specializzazione in medicina nucleare per cui aveva esercitato presso l’Università di Innsbruck (Austria) producendo anche un’attività scientifica molto rilevante che continuava a produrre perché aveva mantenuto i rapporti originari con l’Università – spiega Torricelli -. Qui da noi era entrata nel 2022, perché aveva fatto la scelta di prendere anche la specializzazione in radio diagnostica e frequentava perciò i nostri reparti ed i nostri servizi con enorme profitto».

«Era una ragazza solare, riservata ma estremamente disponibile – continua nel suo ricordo -. Professionalmente ineccepibile e volenterosa. Per noi è stato uno choc. Qualcosa che ci ha sconvolto e provato in maniera fortissima. Di lei ho un ricordo positivo sia dal punto di vista professionale che umano».

Modena, in caserma con il cadavere della moglie uccisa nel furgone il marito per cinque ore davanti al giudice

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