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Milano, spacciavano cocaina travestiti da rider durante il lockdown

8 arresti e altri 12 indagati

Milano, spacciavano cocaina travestiti da rider durante il lockdown.

Complesso e ben articolato il sistema messo su da alcuni peruviani per importare e vendere cocaina a Milano. Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone arrestate nelle province di Milano, Monza Brianza e Cremona (una persona risulta ancora ricercata in Perù).

Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico transnazionale di sostanze stupefacenti. L’indagine è iniziata alla fine del 2019 ed è terminata nel luglio 2021.

Il gruppo criminale era attivo a Milano e nell’hinterland. Ingenti le importazioni di cocaina attraverso corrieri che viaggiavano su voli di linea, spesso inconsapevoli di ciò che stavano trasportando.

Ai corrieri veniva offerto, in cambio del trasporto, il pagamento del prezzo del biglietto aereo o di una parte. Talvolta si trattava di ragazze, che per la prima volta venivano in Italia con motivi di ricongiungimento familiare, per non dare nell’occhio.

La stima degli investigatori è che riuscissero a importare 5-6 kg di droga al mese. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 12 kg di cocaina, 4 e mezzo di hashish e un chilo di marijuana.

Durante il periodo del lockdown, la banda, per mascherare più facilmente i propri corrieri, che consegnavano soprattutto nelle vie del centro, li camuffava da ciclisti delle piattaforme di delivery. Uno dei destinatari dell’ordinanza era stato arrestato (e poi ritenuto innocente) in relazione all’omicidio di Adrian Yparraguirre Silva, il 38enne peruviano ucciso il 29 maggio 2021 a Milano nel corso di una lite scoppiata durante un torneo tra squadre di calcetto amatoriali sudamericane.
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