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Milano, la Finanza sequestra 360 mila mascherine non certificate

I Finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno sequestrato presso le sedi didiverse società del Nord Italia, collegate ad una catena commerciale a livello nazionale, oltre 360 mila mascherine destinate alla vendita come dispositivi medici (mascherine chirurgiche) o dispositivi di protezione individuale, in assenza delle previste certificazioni e, in taluni casi, importate fraudolentemente. L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle del Primo Nucleo Operativo Metropolitano diMilano, è derivata dallo sviluppo delle risultanze di controlli sull’osservanza delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso e della corretta applicazione della normativa in materia di prezzi, durante i quali presso una dellesedi milanesi del gruppo commerciale sono state rinvenute mascherine di varietipologie indebitamente messe in vendita.I prodotti scoperti, in particolare, recavano una impropria marcatura “CE” ovveroerano privi della predetta marcatura nonché di una formale autorizzazione,rilasciata dall’Istituto Superiore di Sanità o dall’INAIL, per avvalersi della deroga prevista per la messa in commercio deidispositivi medici (DM) e dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Interessata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nella personadel Sostituto Procuratore dott.ssa Grazia Colacicco e sotto il coordinamento dellastessa, i Finanzieri milanesi hanno proceduto ad una rapida ricostruzione dellacatena di vendita, distribuzione ed importazione di tali mascherine e hanno, quindi,effettuato una serie di perquisizioni anche a Brescia, a Torino e a Novi Ligure,insieme ai colleghi di quelle città. Tali perquisizioni eseguite presso la sede centrale del gruppo e i magazzini di altresocietà fornitrici dello stesso hanno consentito di scoprire altre migliaia dimascherine mentre un ulteriore ingente quantitativo di dispositivi, pari a circa 220mila pezzi, è stato sequestrato ancora giacente presso i magazzini doganali di Malpensa.

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