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Milano, il 25 ottobre Roberto Saviano si racconta al Teatro Carcano con “SONO ANCORA VIVO”

Gli dissero che avrebbe vissuto sotto protezione per qualche settimana, ma da quel giorno la vita di Saviano è cambiata per sempre

Milano, mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di riferimenti, di sguardi illuminati capaci di orientarci, ai quali aderire (o magari, da cui dissentire). Con Follow the Monday, ovvero Scegli il lunedì, il Teatro Carcano propone per la stagione 2021 – 2022 una ricchissima programmazione di lezioni sceniche inusuali animate da scrittori, giornalisti, scienziati, divulgatori scientifici, storici, filosofi.

Personaggi del calibro di Roberto Saviano, Beppe Severgnini, Alessandro D’Avenia, Piergiorgio Odifreddi, Tlon (Andrea Colamedici e Maura Gancitano), Michela Murgia e Chiara Valerio, Massimo Recalcati, Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, Gabriella Greison, Stefano Mancuso, Paolo Colombo, Gianrico Carofiglio, Massimo Cotto toccheranno gli argomenti più disparati: dal rock maledetto alla botanica; dall’astronomia alla fisica; dal coraggio del pensiero libero alla storia contemporanea; dalle lezioni di meraviglia a quelle di chiarezza, a quelle di gentilezza; dalla coscienza ecologica, all’erotismo, alla scuola.

Primo appuntamento, lunedì 25 ottobre con Roberto Saviano.

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Nel 2006 gli dissero che avrebbe vissuto sotto protezione per qualche settimana, ma da quel giorno la vita di Roberto Saviano è cambiata per sempre. Sono passati 15 anni, 5475 giorni sotto scorta. SONO ANCORA VIVO è il racconto di un sopravvissuto che si rifiuta di arrendersi, l’opera più personale pubblicata finora, il primo graphic novel, realizzato con l’artista internazionale Asaf Hanuka e pubblicato in Italia da BAO Publishing.
«Qui è narrata una resistenza portata avanti con la sola artiglieria della parola – spiega Saviano – e attraverso il perimetro del proprio corpo, comprendendo che, da qualsiasi lotta, si impara una e una sola regola: non è vero che dalla battaglia o tornerai vivo o non tornerai affatto. Nel caso di un tuo ritorno, tornerai ferito. Quella a cui state per assistere è la mia ferita».

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