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Milano, fingeva incidente stradale e chiedeva soldi e gioielli come risarcimento: in manette un 24enne

Un’anziana è stata costretta ad aprire la cassaforte e a consegnare tutto ciò che vi era custodito

Milano, fingeva incidente stradale e chiedeva soldi e gioielli come risarcimento: in manette un 24enne.

Gli agenti hanno accertato che il 24enne, in concorso con altre persone rimaste ignote, ha contattato telefonicamente tre potenziali vittime. #milano #truffe

Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dal IV Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, svolta congiuntamente dalla Polizia di Stato e della Polizia Locale di Milano in servizio presso il Pool Antitruffe della Sezione di Polizia Giudiziaria, nei giorni scorsi, a Milano, è stata eseguita l’ordinanza del gip con la quale è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere ad un cittadino italiano di 24 anni, già gravato da precedenti specifici, per furto, truffa aggravata, estorsione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

La condotta criminale seguiva schemi più che collaudati: le anziane vittime venivano contattate telefonicamente dai truffatori che, presentandosi come appartenenti alle forze dell’ordine o come avvocato o il nipote, chiedevano l’urgente pagamento di una somma di denaro e/o la consegna di preziosi a titolo di risarcimento per un fantomatico incidente stradale come rimborso di un debito impellente.

In particolare, gli agenti, nell’indagine a carico del 24enne, hanno accertato che quest’ultimo, in concorso con altre persone rimaste ignote, ha contattato telefonicamente tre potenziali vittime, tutte anziane, una delle quali è caduta nel tranello ed è stata costretta ad aprire la cassaforte e a consegnare tutto ciò che vi era custodito. In un altro caso, approfittando dell’agitazione dell’anziana, l’indagato ha rubato il bancomat della vittima, utilizzato poi nell’immediatezza, e lo smartphone.

La Questura ritiene utile informare che, “sempre nell’ambito dei reati commessi in danno di persone anziane, è stata recentemente rilevata una “variante” realizzata attraverso messaggi sms e whatsapp”: gli autori, presentandosi come parenti autorizzati all’uso dell’home banking e comunicando di essere impossibilitati ad accedere a tale servizio a causa del danneggiamento del proprio cellulare, giustificano così il cambio dell’utenza visibile alla vittima e chiedono alle vittime di effettuare pagamenti urgenti, bonifici istantanei e ricariche su carte prepagate.

polizia

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